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Accarezza un cane e viene aggredito, arrestato albanese

ASCOLI PICENO 23 DIC.  Nel corso di servizi di prevenzione e repressione dei reati in genere, opportunamente intensificati per il periodo natalizio, in data 22 dicembre 2016, verso le ore 14.00, personale della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di San Benedetto del Tronto, si recava in questa via Tamerici (zona Molo sud) ove era segnalata la presenza di una persona vistosamente sanguinante in volto, verosimilmente vittima di una aggressione.

Sul posto, i poliziotti intercettavano il malcapitato, di anni 46 che presentava il viso notevolmente tumefatto e sanguinante tanto da renderne difficoltosa la sua identificazione.  La persona ferita, in un comprensibile stato confusionale, riferiva agli Agenti della Volante che, poco prima, mentre stava passeggiando lungo il molo sud, era stato aggredito e colpito, per futili motivi, da un giovane che stava passeggiando con un cucciolo di cane al seguito. Il 46enne precisava che, incrociando il giovane, il suo cucciolo di cane, libero da guinzagli, gli si avvicinava festosamente tanto che dopo qualche carezza cercava di farlo riavvicinare al suo proprietario il quale, forse non gradendo tale atteggiamento ed incurante che il suo cane non aveva alcun guinzaglio, in maniera aggressiva e provocatoria prima lo rimproverava e successivamente lo minacciava di morte e lo colpiva violentemente al volto, prima con pugni e successivamente con un corpo contundente, verosimilmente la parte inferiore di una robusta canna da pesca.

Alcune persone presenti sul luogo, oltre che a confermare la versione riferita dal malcapitato davano descrizioni precise dell’autore dell’aggressione e fornivano una ripresa filmata dell’evento. Dalle descrizioni fornite dai testimoni e dalla immediata visione dei filmati l’aggressore veniva identificato per il noto pluripregiudicato M. V., di anni 29.

Mentre la persona ferita veniva soccorsa, accompagnata presso il locale pronto soccorso e  riscontrata affetta da:”TRAUMA FACCIALE CON MULTIPLE FERITE LACERO CONTUSE (ZIGOMI, ORBITE, PALPEBRE) ALCUNE DELLE QUALI SUTURATE CON PUNTI”,

M. V., veniva rintracciato dagli Agenti della Polizia di Stato e tratto in arresto per minaccia grave e lesioni personali gravissime aggravate dall’uso di arma.