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Ascoli, Bianchi “Col Carpi gara ostica”

Ascoli Picchio

Nel giorno del suo ventinovesimo compleanno, il centrocampista bianconero Tommaso Bianchi è tornato a parlare della gara di Bari prima di proiettarsi al prossimo match esterno, in programma sabato al Cabassi di Carpi:

“Avevamo iniziato bene, stavamo conducendo la partita e in campo c’era la sensazione di avere in mano il pallino del gioco e della gara; poi l’espulsione di Gigliotti, che reputo ingiusta, ha condizionato il match. Poco prima dell’episodio del rosso, Gigliotti aveva subìto un fallo che lo ha sbilanciato nel successivo intervento. Penso che la punizione dell’arbitro sia stata troppo severa per un fallo non da dietro e neppure intenzionale dato che Gigliotti a un cento punto ha anche cercato di togliere la gamba”.

Il centrocampista toscano ha parlato anche del presunto calcio di rigore non concesso all’Ascoli per un fallo da lui stesso subìto:

“Mi ero inserito in area e stavo per ricevere palla da Mignanelli, ho sentito lo sgambetto da dietro, non so se intenzionale o no, ma era rigore netto; inoltre eravamo sotto di due reti e avremmo potuto riaprire la gara per poi avere qualche speranza di pareggiarla nel finale. Invece è stata proprio una giornata sfortunata con gli episodi dell’espulsione dubbia e del possibile rigore che hanno condizionato una gara equilibrata: essere in dieci senza i due centrali titolari e con un avversario come il Bari, che ha collezionato la maggior parte dei suoi punti proprio in casa, diventa veramente difficile. Ci sta che l’arbitro possa sbagliare, ma noi nelle ripartenze abbiamo subito tanti falli sistematici, non sanzionati, mentre siamo stati puniti severamente al primo fallo ”.

La sconfitta del San Nicola ha interrotto la serie positiva del Picchio:

“Non perdevamo da un mese e mezzo e prendere tre gol in quella maniera è stato brutto; la rete di Galano l’ho deviata involontariamente in porta, avevo cercato di intercettare il tiro, ma la palla ha colpito lo stinco e ha preso una traiettoria tale da infilarsi sotto all’incrocio. Senza deviazione Lanni l’avrebbe presa. Nel primo tempo abbiamo condotto i giochi, ma magari nel secondo tempo avremmo potuto fare qualcosa di meglio anche perché non è detto che in inferiorità numerica si debbano subite tre gol”.

Fra tre giorni c’è l’opportunità di riscattarsi in casa del Carpi:

“Si è visto anche nel posticipo con la Ternana, il Carpi è una squadra quadrata, molto organizzata, difficile da affrontare, si difende bene e poi riparte con la velocità degli attaccanti. Mi aspetto un match ostico, duro, ma siamo consapevoli di quello che stiamo facendo e dei nostri mezzi, dobbiamo solo limare dei dettagli, come sfruttare meglio le occasioni da gol e l’ultimo passaggio oppure andare a contrastare in modo diverso dietro per non subire gol. Sabato dovremo impostare la gara sul possesso palla, il Carpi ci aspetterà, ma non dovremo concedere spazi”.

Bianchi ha parlato anche della sua condizione:

“A livello personale mi sento bene, la condizione cresce, sto acquisendo fiducia, la forma fisica migliora di partita in partita e per rendere al meglio devo giocare con continuità, quella che sto avendo, pur sapendo che ho delle cose da migliorare. In estate ho passato momenti difficili, sono partito con la squadra, poi sono finito fuori per scelta societaria, ma quando a fine mercato sono rimasto mi sono messo a lavorare a testa bassa come ho sempre fatto per conquistare un posto; ora non voglio pensare a quello che è stato o sarà, voglio concentrarmi sul presente e sulla gara di sabato dando il massimo come sempre”.

Sui giovani ha detto:

“Col Bari ha esordito Parlati, che per me non è stato una sorpresa, lo vedo tutti i giorni in allenamento e si percepisce che possa diventare un ottimo giocatore. Mi ha stupito invece la personalità con cui ha affrontato una gara difficile e una platea importante come quella di Bari; ha disputato un’ottima gara sia in fase difensiva che offensiva. Qui i giovani sono anni che fanno bene, due stagioni fa Petagna e Jankto, lo scorso anno Orsolini, Cassata, Felicioli. Tutti loro giocano in Serie A. Quest’anno mi hanno colpito Clemenza, D’Urso – Favilli neanche lo nomino – Lores Varela, anche se è meno giovane degli altri, ha potenzialità enormi. E poi cito Cinaglia, che forse sembra più grande perché è qui da più anni e ha pochi capelli” – dice scherzando Bianchi – “Ma ha finalmente trovato il suo ruolo da terzino e sta facendo bene anche se per emergenza col Bari ha dovuto giocare al centro”.

Sabato l’Ascoli va a Carpi con assenze importanti in difesa:

“Quando mancano i due centrali titolari è normale essere in emergenza, non so chi schiererà il Mister. Se sarà Mengoni non ha nulla da dimostrare dopo il campionato dello scorso anno in cui è stato il migliore della squadra, è un giocatore importante dentro e fuori dal campo. Anche De Santis è un giocatore importante, sarà il Mister a decidere”.

L’ultimo commento è per la classifica, che vede l’Ascoli nei piani bassi:

“E’ un campionato anomalo, molto equilibrato, forse ora si inizia a delineare qualcosa, ma una vittoria ti porta ai play off e una sconfitta in zona retrocessione. Siamo tutte lì e, analizzando anche i risultati delle avversarie, si percepisce che è un campionato in cui si può vincere o perdere con chiunque, quindi è importante avere continuità, quella che abbiamo avuto fino a una settimana fa”.