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Ascoli, Favilli “Sogno la A con il Picchio”

Tifosi dell'Ascoli

ASCOLI PICENO 14 SET.  Andrea Favilli, a due giorni dal match con l’Empoli, ha parlato in conferenza stampa  a 360°: l’Ascoli, la Nazionale, la sconfitta col Novara e il prossimo match del Castellani, il mercato, i tifosi, l’amore per la maglia del Picchio e il suo sogno.

 

“Tante volte ho rivisto l’occasione in rovesciata che ho avuto col Novara e la parata di Montipò” – ha dichiarato Favilli riferendosi al match di sabato scorso – “E’ un grande portiere, lo conosco, qualche giorno prima ero stato con lui in Nazionale. Col Novara abbiamo avuto buone occasioni, che, un po’ per la bravura di Montipò, un po’ per la sfortuna in alcune mischie, non si sono concretizzate. Rosichiamo per quella sconfitta perché anche un pareggio ci sarebbe andato stretto, è una sconfitta che brucia perché immeritata, ma quello che la fortuna ci ha tolto in quel match spero che ce lo restituirà nelle prossime gare, magari già sabato. Abbiamo dominato sia nel primo che nel secondo tempo, è mancato un pizzico di fortuna, abbiamo preso due gol su episodi scaturiti da palla inattive, su cui stiamo lavorando tanto. Siamo una squadra che deve mettere in ghiaccio la partita, col Novara dopo il gol del vantaggio abbiamo avuto l’occasione del raddoppio, ma non l’abbiamo concretizzata; quando siamo in vantaggio facciamo ancora fatica a gestire il pallone, un po’ per  un pizzico di inesperienza, un po’ perché dobbiamo saper leggere meglio i momenti della gara e capire che quando si soffre dobbiamo cercare di non subire. Stiamo lavorando sia sul consolidamento del vantaggio sia sulla gestione della palla quando ci portiamo in vantaggio. Lo staff tecnico ci dà grande fiducia e ci infonde tanta tranquillità e anche i tifosi a fine gara avevano riconosciuto l’impegno che ci avevamo messo e il gioco espresso”.

A chi ha chiesto se quest’anno sente più  pressioni rispetto alla stagione scorsa, ha così risposto: “Andavano messe in conto; lo scorso anno quando arrivai sapevo che tutto quello che avrei mostrato sarebbe stato di guadagnato, le aspettative sul mio conto non erano così grandi, anzi, fin quasi a gennaio ero considerato un po’ il flop del mercato dell’Ascoli, basti pensare che il primo gol lo misi a segno a metà dicembre. Poi pian piano ho conquistato la fiducia di tutti, della piazza e degli addetti ai lavori. Questa è una piazza che esige tanto, lo so e spero d’essere apprezzato per quello che faccio, per come lavoro. Poi i risultati arrivano di conseguenza. Sono contento, i lavori fatti  quest’estate li ho assimilati molto bene, mi sono presentato in ritiro già in forma ed era normale per me partire subito forte per poi avere un periodo di flessione. Sia io che lo staff sappiamo che il mese di settembre devo soffrire un po’per il caldo e per gli impegni della Nazionale. L’anno scorso era scontato che sarei partito da seconda linea, davanti a me c’era un top player per la categoria come Cacia, mentre in questa stagione sono rimasto per affrontare un anno da protagonista, che non significa avere il posto assicurato, nessuno ce l’ha. Con Rosseti c’è una sana concorrenza, è giusto che tutti in allenamento dimostrino di meritare la maglia da titolare, quindi sta a me dimostrare sul campo di meritare la fiducia che la Società e il Mister mi danno”. Ancora su Rosseti: “Nell’ultimo anno un paio di infortuni lo hanno tenuto fuori dal campo per qualche mese, non è ancora al 100%, ma Lorenzo è partito bene. Sì, possiamo giocare insieme, perché no”.

Il mese di settembre fra Campionato e Nazionale è quello più intenso: “Quando rientro dalla Nazionale sono sempre un po’ affaticato, gli impegni sono tanti, sabato scorso rientravo da una partita quasi intera giocata con la maglia azzurra, non sono ancora al 100%, ma sono molto sereno. L’ultima volta in Under 21 eravamo solo quattro giocatori a provenire da club di B; in Nazionale il livello è molto alto e confrontarsi con calciatori importanti ti fa crescere. Quindi anche se gli impegni sono tanti e portano via energia, viverli ti possono dare tanto a livello mentale e tecnico se presi nella maniera giusta. Mister Di Biagio appena mi ha visto ha detto “Hai fatto bene a restare all’Ascoli”. E’ stato molto contento per la scelta che ho fatto in estate perché per la Nazionale è importante che i giocatori convocati giochino con continuità nel club di appartenenza; con la maglia azzurra devi farti trovare subito pronto”.

Sul prossimo match di campionato: “L’Empoli è una squadra costruita per risalire in Serie A, ma noi siamo consapevoli che possiamo metterli in difficoltà, li stiamo studiando bene, c’è da essere fiduciosi. Stiamo preparando bene la partita e quando gli avversari si affrontano con la giusta mentalità e cattiveria possiamo mettere in difficoltà chiunque. Non esistono partite facili o difficili, tutto dipende da come le affronti. Sabato sarà anche un bel confronto fra reparti d’attacco, speriamo di vincerlo noi anche se i giocatori che vanta l’Empoli sono di spessore; davanti hanno due attaccanti veramente forti – Caputo è un bel giocatore – ma anche a centrocampo Pasqual e Krunic hanno giocato in Serie A. Sappiamo che è una sfida da affrontare al 150%, con queste squadre devi mettere necessariamente qualcosa in più. Finora i toscani hanno subito 6 gol e non certo solo per colpa della difesa, evidentemente è un discorso che coinvolge tutta  la fase difensiva”.

“Se mi manca il gol? Mi manca, ma non mi ossessiona”- ha detto l’attaccante pisano – “Già ho segnato qualche rete in questa stagione, ma in campionato sono ancora a secco, spero arrivi presto e che magari sabato sia la partita giusta. La rete che finora mi ha dato maggiore soddisfazione? Il gol a Terni, molto bello, su calcio d’angolo. Era un match molto sentito e ricordo che c’erano tantissimi nostri tifosi”.

Differenze fra l’Ascoli 2016/17 e quello attuale: “Mi sono trovato bene in entrambe le stagioni, ci sono ragazzi veri in squadra, bravissimi, hanno tutti voglia di imparare. L’anno scorso avevamo calciatori molto importanti come Giorgi e Cacia che avevano un peso specifico nella squadra, ma grandi differenze non ne trovo. E’ tatticamente che siamo cambiati molto: quest’anno giochiamo molto di più la palla a terra, partiamo dal portiere, siamo migliorati dal punto di vista del gioco e con tre calciatori di qualità dietro posso fare meglio della stagione passata. Fra i trequartisti Varela è il più esperto, gli altri nuovi sono alla prima esperienza o quasi in questo campionato, ma sono bravi tecnicamente, possono crescere molto. Clemenza, ad esempio, lo conosco e  ha grandissime qualità che ancora non ha espresso del tutto”.

Favilli sempre al centro del mercato: “Sono consapevole che tutto quello che viene detto o che sarà detto su di me dipende da ciò che mostrerò in campo; do tutto per questa maglia, quest’anno sono voluto restare a tutti i costi e spero di ripagare sul campo la fiducia che la Società mi ha dato”.

La conclusione è tutta sui tifosi e sulla piazza ai quali l’attaccante si sente molto legato: “Una promessa ai tifosi? Come ho detto altre volte i miei obiettivi sono quelli della squadra, grandi promesse non ne voglio fare e spero che sia sempre il campo a parlare, ma mi piacerebbe andare in doppia cifra, questo sì e segnare gol importanti per l’Ascoli, magari già ad Empoli. Il mio sogno? Giocare in Serie A con l’Ascoli, così riprenderemmo in squadra anche Orsolini, che ha lo stesso sogno. Sarebbe veramente bello, ho legato tanto con questa piazza, andar via quest’anno sarebbe stata dura”.