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Autotrasporto, crisi di vocazione nelle Marche: pochi addetti

Gilberto Gasparoni, segretario di Confartigianato Trasporti Marche, l’Associazione che raccoglie l’adesione della maggioranza delle oltre 4.500 aziende di trasporti & logistica delle Marche, sottolinea che il comparto seppur registra gli effetti della crisi economica è alla ricerca di autisti.

Le imprese marchigiane occupano oggi circa 12.000 addetti, con quasi 11.000 automezzi e da tempo sono alla ricerca di conducenti dei veicoli dato che non si riescono a sostituire quelli che raggiungono l’età della pensione. In questo contesto Gasparoni giudica apprezzabile il contenuto della manovra di bilancio che stanzia fondi per erogare, tramite le aziende di trasporti, contributi a fondo perduto a favore di quanti hanno sostenuto costi importanti per l’acquisizione delle patenti superiori necessarie per condurre i TIR. Un autotrasportatore under 35, assunto a tempo indeterminato, infatti potrà ottenere dal datore di lavoro un rimborso pari al 50% dei costi sostenuti per il conseguimento delle patenti e delle abilitazioni. Ma secondo Elvio Marzocchi presidente di Confartigianato Trasporti Marche, a scoraggiare i giovani ad intraprendere la carriera di autista ci sono anche altri fattori: ad esempio la trafila burocratica necessaria al conseguimento delle apposite patenti e del Certificato di Qualificazione del conducente. Non è solo una questione di tempi, ma anche di costi: ottenere le certificazioni necessarie può costare anche 5mila euro. Un investimento che forse scoraggia molti ragazzi.

Anche se la contropartita economica è notevole: in media, un autista percepisce tra i 2100 e i 2300 euro al mese (vitto escluso), ma lo stipendio di un autotrasportatore esperto può arrivare anche a 3/4mila euro mensili.
Nelle Marche, affermano Marzocchi e Gasparoni ci sono alcune centinaia di posti disponibili che se dovessero presentarsene  in questo momento verrebbero tutti assunti. L’autotrasporto ed il magazzinaggio marchigiano, secondo una indagine Trend Marche, nel primo semestre del 2018 ha registrato un aumento del fatturato del 4,9%; una crescita verificatasi perchè era già in atto nel periodo precedente anche se con ritmi meno marcati.
Ci auguriamo che il 2019 sia un anno di ripresa per la manifattura, per l’edilizia ed i servizi, che possa essere da traino per l’intera economia e che la legge di stabilità in fase di approvazione permetta investimenti in innovazione favorendo il rinnovo del parco TIR sia per ridurre i costi di esercizio e migliorare la sicurezza che per limitare gli effetti distorsivi del cabotaggio illegale che oggi favorisce i vettori provenienti dai paesi dell’est con effetti negativi sui trasportatori italiani.