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Autotrasporto nazionale, Confartigianato Marche appoggia il fermo

Confartigianato
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ANCONA 20 MAG.  Elvio Marzocchi presidente di Confartigianato Trasporti Marche e componente di UNATRAS, la federazione dei trasportatori di cui fa parte Confartigianato Trasporti, ha concorso alla dichiarazione di fermo dell’autotrasporto nazionale decisa unitariamente.

Confartigianato Trasporti Marche, già in marzo aveva richiesto al nazionale e ad UNATRAS di indire il fermo per sollecitare l’emanazione dei provvedimenti previsti nella legge di stabilità che dopo cinque mesi rimangono solo sulla carta e nessun elemento è divenuto operativo.
Inaccettabile il comportamento del Governo nei confronti dell’autotrasporto”. Questo è quanto reso noto, nel corso della riunione del Comitato Esecutivo di  Unatras, durate la quale è stata annunciata la decisione di procedere a un fermo generale.
L’Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci ha, infatti, denunciato il mancato rispetto degli impegni sottoscritti dai rappresentanti del Governo con le associazioni di categoria relativamente a questioni come quella del costo del lavoro e delle spese non documentate, come gli incentivi per il rinnovo del parco veicolare, i tempi di pagamento e la repressione del crescente abusivismo svolto dai vettori provenienti dai paesi dell’est.
Si tratta di questioni irrisolte da troppo tempo e le imprese non sono più in grado di attendere, e per questo si “procederà alla proclamazione del fermo generale dell’autotrasporto, demandando alle singole Organizzazioni che ne fanno parte la definizione delle modalità attuative, nel rispetto del Codice di autoregolamentazione”.
Confartigianato Trasporti aggiunge Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Trasporti Marche evidenzia che le oltre 3.500 imprese marchigiane, con oltre 12.000 addetti e 70.000 aziende nazionali che detengono veicoli ed occupano 300.000 addetti sono allo stremo ed anche per questo non è possibile subire ulteriori ritardi.
Confartigianato Trasporti Marche si impegnerà nella mobilitazione del settore attivando tutte le iniziative possibili per tutelare l’autotrasporto italiano che svolge un ruolo fondamentale nel sistema industriale del paese e per salvare anche i  posti di lavoro.