Home Hi-Tech Hi-Tech Ancona

Banda Ultralarga Marche, nuovo accordo di sviluppo

ANCONA 18 MAG.  “Investire nelle infrastrutture per la banda ultra larga, digitalizzazione e semplificazione dei processi amministrativi, costituiscono una priorità per la Regione Marche impegnata nella ricostruzione materiale ma anche immateriale e morale della comunità ferita dal sisma. Un percorso strategico fondamentale nel processo di ricostituzione della comunità”: così l’assessore all’informatica, Fabrizio Cesetti, in apertura dell’incontro di questa mattina con numerosissimi Comuni e le Province per condividere l’Accordo di programma per lo sviluppo della Banda Ultra Larga. L’Agenda Digitale Europea e la strategia italiana hanno posto come obiettivo per il 2020 la copertura al 100% della popolazione marchigiana con servizi a banda ultra larga mettendo in campo azioni, normative e fondi per avviare specifici interventi per ridurre il deficit infrastrutturale di cui risentono anche le Marche. “In sinergia con gli obiettivi comunitari e nazionali – ha sottolineato Cesetti – la Regione persegue una sua strategia per lo sviluppo della banda ultra larga, che si adatti alle specificità del territorio e tenga conto della programmazione regionale degli anni scorsi e della programmazione 2014-2020. Ma lo sviluppo delle reti a banda larga e ultra larga nelle Marche oggi assume una valenza decisiva nella ricostruzione post terremoto che non è solo materiale ma anche immateriale e morale  della comunità. Per questo l’obiettivo prioritariamente indicato di digitalizzare le scuole, la sanità, la Pa, è fondamentale, senza queste infrastrutture pubbliche le persone non possono tornare nei luoghi di origine e alla normalità”. Occorre poi migliorare l’equilibrio tra la copertura delle aree residenziali e quelle industriali, attualmente sbilanciato, estendendo le infrastrutture a banda ultra larga alle aree produttive e alle aree interne, rurali e a spopolamento produttivo e residenziale su cui la Regione sta programmando insieme al MISE specifici interventi. La sinergia infrastrutturale va integrata per poter massimizzare gli investimenti a favore di una maggiore capillarità delle infrastrutture trasmissive in fibra ottica. “Per l’attuazione della prima fase della strategia di sviluppo della banda ultra larga – ha annunciato Cesetti – la Regione Marche ha messo in campo 108,2 milioni di euro di cui 2,3 della riprogrammazione della vecchia programmazione FESR, 11.9 milioni FESR, 22 FEASR e 72 milioni FSC, questi ultimi assegnati alla Regione Marche sulla base di una ripartizione nazionale a seguito della approvazione della Delibera CIPE e alla sottoscrizione dell’Accordo Quadro per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale per diffondere la banda ultra larga nei distretti produttivi e nelle aree rurali entro il 2018”.

Nel corso della mattinata moderata dal dirigente regionale Piergiuseppe Mariotti – a cui ha partecipato il consigliere Andrea Biancani, presidente della terza commissione che ha seguito l’istruttoria di approvazione della Strategia  del nuovo  Piano Telematico regionale – sono state illustrate le fasi di avanzamento delle gare per la stesura della fibra ottica, i conseguenti impatti operativi sulle amministrazioni comunali e provinciali. Esposta in dettaglio la convenzione operativa che Comuni e Province sottoscriveranno per  velocizzare le fasi autorizzative e di esecuzione delle opere. “E’ stato avviato un vero percorso partecipativo con i territori – ha detto Serenella Carota dirigente regionale all’Informatica –  attraverso incontri che si sono svolti in tutte le Province, amministratori comunali e provinciali, unioni di Comuni, associazioni di categoria, al fine di rendere gli indirizzi e le linee guida del Piano più vicini alle esigenze specifiche delle singole realtà. I Comuni, oltre a segnalare rispetto alle aree di censimento Istat e agli elenchi delle sedi della PA e delle scuole le priorità del proprio territorio, dovranno farsi parte attiva nell’agevolare i processi autorizzativi per la posa della fibra ottica e nel codificare tramite il Catasto del sopra e sottosuolo, che la Regione a breve istituirà, tutte le infrastrutture che in accordo con il Dlgs 33/2016 saranno funzionali a veicolare la fibra riducendo i costi degli scavi e massimizzando così gli investimenti”. Infine, Alessio Beltrame del Ministero dello Sviluppo, ha esposto la Strategia Nazionale per la Banda Ultra Larga e la Infratel, società in-house del Ministero.