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Brescia-Ascoli, Cosmi “Partita molto importante per noi”

Cosmi

Mister Cosmi ha parlato così all’Hotel Villa Pigna nella conferenza stampa che ha preceduto la partenza per Brescia:

“Col Brescia partita chiave? Quando sono arrivato sapevo che fino alla sosta saremmo stati attesi da quattro match importanti e quello di domani non fa eccezione. Siamo numericamente in difficoltà, ma, al di là delle assenze storiche e degli squalificati, dovremo essere in grado di fare prestazione e risultato. In difesa lo sappiamo che oltre all’assenza di Mengoni, che è anche capitano e che da quando sono arrivato ho avuto solo per mezz’ora, della difesa a tre con Gigliotti, De Santis e Padella abbiamo solo De Santis. Quindi in questi giorni ho fatto diverse prove. Addae? E’ venuto in Italia da difensore. Se mi dà garanzie? Mi dà garanzie anche quando esce dal pullman, dà una disponibilità assoluta a ricoprire più ruoli, è uno che gioca per la squadra. Non è la prima volta che squadre in emergenza riescano a fare la prestazione e poi chi ha giocato meno avrà voglia di proporsi e l’imprevedibilità di qualche giocatore potrà essere più positiva che negativa. Diop? Oggi completa una rosa in difficoltà numerica, è giusto fare riferimento alla Primavera, è un giocatore fisico, pedina di riferimento al centro della difesa della Primavera, mi piace, mi ha fatto subito una buona impressione, è un giocatore assolutamente proponibile per il futuro, è chiaro che non ha esperienza.
Baldini? E’ un giocatore di grande prospettiva, in più, a differenza di chi in genere proviene da una Primavera, ha già una forza fisica al pari degli altri che lo rende già pronto. Per quanto riguarda i giovani, posso dire che l’Ascoli è una delle Società, se non la Società, che ha operato meglio e in questo va elogiata perché è difficile prendere giovani così bravi dalla Primavera: Clemenza, D’Urso, Baldini e De Santis sono giocatori proponibili da subito e penso di poter dire che due o tre di questi fra un paio di anni giocheranno in Serie A. A centrocampo è rientrato D’Urso, che ho ritrovato all’Ascoli, ma che avrei voluto a Trapani due anni fa , lo avevo visto nella Primavera della Roma, ritengo che possa essere un acquisto determinante e non certo un riempitivo della rosa. Mi piacerebbe che questi giovani restassero due o tre anni con l’Ascoli per crescere, ma penso che D’Urso tornerà a giocare in A con la Roma; Baldini e De Santis sono dell’Ascoli e la Società ci ha visto lungo. Quanto al reparto avanzato, abbiamo due attaccanti di ruolo, Perez e Santini e la mia scelta ricadrà solo su uno di loro perché vicino a uno dei due voglio far giocare una mezza punta. Carpani? Stamattina si è allenato e credo che sia recuperato. Capitolo portiere? Torna Ivan in porta. Ho letto qualche romanzo di troppo sulla sua ultima esclusione, ma quando sono arrivato ho resettato tutto: ha giocato la prima delle mie tre partite, la seconda è rimasto fuori perché aveva un problema fisico e col Pescara mi sembrava giusto premiare Ragni, che era stato uno dei migliori ad Avellino. Lanni da domani ritrova il suo posto, è il portiere storico ed è importante per questa Società, da lui mi aspetto tanto, non la partitina, ma la partita vera.
Chi temo del Brescia? E’ facile dire gli attaccanti, Caracciolo, Bisoli, Torregrossa. Devo dire che statisticamente non è un campo in cui ho avuto molte soddisfazioni e quindi ci tengo a fare bene. Parliamoci chiaro, quando gli avversari affrontano l’Ascoli pensano sempre di avere di fronte l’ultima in classifica e sperano che questo significhi vincere. Mi auguro che anche il Brescia la pensi così. Devo dire, senza voler essere presuntuoso, che in una delle ultime tre partite avremmo meritato almeno in un’occasione i tre punti, anche perché vedo che le altre squadre per vincere creano meno di noi. Questo non significa che la mancanza dei tre punti sia solo un discorso di sfortuna, anche perché abbiamo avuto dei match point che non abbiamo sfruttato. Da gennaio inizierà un nuovo campionato che dovrà essere legato a due aspetti: la promessa di vedere un gruppo che capisca cosa dovrà essere il nostro girone di ritorno e, in secondo luogo, la necessità che chi arriverà e chi resterà abbia l’ossessione di tirarsi fuori da questa situazione. Dovrà essere l’ossessione di tutti. Arriverà ovviamente qualche giocatore, ma, mi raccomando, nessuno dovrà fare l’errore di pensare che chi arriverà dovrà essere il salvatore della patria. All’esterno tutti sanno quanto l’Ascoli sia stato tartassato da situazioni negative, che, aggiungo, hanno condizionato sicuramente anche il lavoro di Fiorin-Maresca. Pensate se al Brescia togliessero Caracciolo, Bisoli e Torregrossa per un lungo periodo e vedete cosa succede. E’ normale che tanti infortuni abbiano condizionato il cammino dell’Ascoli. Non dimentichiamo che Mengoni, Mignanelli, Rosseti sono un valore aggiunto. Se firmo per un pari? Rispondo come ho detto nella conferenza pre Avellino: l’importante è pareggiare dando tutto e creando”.