Home Economia Economia Fermo

Calzaturiero, Confartigianato: Serve progetto serio

export

Sta finalmente entrando nella fase operativa l’avvio dell’Accordo di programma (Adp) per l’area di crisi complessa del distretto fermano-maceratese.

Nelle Marche, le Micro e Piccole Imprese del TAC (Divisioni 13, 14, 15 Ateco 2007) sono 4.447, il 98,1% del comparto (media nazionale 98,1%). Gli addetti marchigiani delle MPI del TAC sono 26.201, il 71,3% del comparto (media Italia 67,5%). Rispetto agli occupati di tutti i settori, la quota degli addetti delle MPI del TAC delle Marche è del 6,0%, incidenza che colloca la nostra regione seconda solo alla Toscana con il 7,5% (media nazionale 1,8%).

In termini di esposizione del settore, cioè il rapporto percentuale tra le esportazioni nel Settore della Moda esteso (TAC + gruppi 32.1 e 32.5) al 2018 ed il valore aggiunto territoriale al 2016, le Marche sono al 3° posto in Italia con il 6,54%, dietro alla Toscana con il 12,74% e al Veneto con l’11,25% (media nazionale 4,35%).

Nel 2018 le esportazioni del TAC delle Marche, pari a 2,4 miliardi di euro, sono diminuite del 3,4% a fronte di un export manifatturiero che ha registrato il -1,6% e di una crescita media nazionale delle esportazioni del comparto del 3,3%. A questo proposito, sono gli Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili (divisione 15) che determinano la diminuzione dell’intero comparto: si registra infatti -5,7%, mentre i Prodotti tessili (divisione 13) e gli Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) crescono rispettivamente del 6,9% e del 3,1%.

“Confartigianato – evidenzia il Presidente di Confartigianato Marche, Giuseppe Mazzarella –  consapevole dell’importanza del comparto moda per il suo contributo alla competitività del sistema produttivo marchigiano, ha partecipato attivamente, sin dal suo inizio, all’iter procedurale che ha portato al riconoscimento dell’area di crisi complessa, fornendo il proprio contributo di idee ed i propri spunti progettuali al fine di costruire con tutti i livelli istituzionali coinvolti, sia di livello regionale che nazionale, un indirizzo ed una strada unitaria su cui muoversi ed intervenire per imprese, economie e territori.

“Anche nella recente audizione che abbiamo avuto con X Commissione del Senato, abbiamo evidenziato questa posizione – ribadisce il Segretario Regionale di Confartigianato Marche, Giorgio Cippitelli – e cioè la necessità di partire dalle progettualità che emergono dal basso, dalle reali esigenze, caratteristiche e potenzialità degli artigiani e delle piccole imprese e della loro effettiva possibilità di poter usufruire delle misure e dei sostegni programmati, grazie ad interventi agevolativi maggiormente coerenti con questo target dimensionale di impresa. Tutto ciò anche lavorando per un superamento dello strumento nazionale della L. 181/89, che così come la conosciamo, è ormai figlia di un’epoca diversa e di un contesto che non ci sono più”.