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Cannabis, Ass. L. Coscioni “Nelle Marche Cure Negate”

marijuanaANCONA 27 SET. La cannabis è una pianta dalla quale, oltre a sostanze psicoattive come la marijuana e hashish, è possibile derivare anche dei prodotti per uso terapeutico legato alle sue proprietà analgesiche, sedative e miorilassanti.
Ai fini dell’utilizzo di questi farmaci derivati dalla cannabis, la Regione Marche ha adottato una legge in materia, la n° 1 del 2013 che però necessita un regolamento attuativo, che a distanza di quasi tre anni non è stato ancora adottato.
Con la cannabis si possono curare dolori da tumore, la Sla, la sclerosi multipla, alcune neuropatie (ad esempio quelle derivanti da schiacciamento delle vertebre), la stimolazione dell’appetito nei pazienti affetti da Aids. Non solo, può essere utile anche alla cura delle forme di dolore cronico refrattario di origine reumatologica (per esempio la fibromialgia), al morbo di Crohn, all’asma bronchiale, al glaucoma, ad alcune forme di epilessia resistenti ai farmaci, alla cura dell’ansia e dell’anoressia.
Dopo aver fatto una specifica domanda di accesso agli atti, la Regione Marche ha dichiarato che l’unico farmaco derivato dalla cannabis che viene somministrato nelle Marche è il “sativex”, si tratta di uno spray (orale), che viene impiegato per i sintomi di spasticità nei malati di Sclerosi Multipla, ma i prodotti della cannabis terapeutica sono molti altri che possono curare tante altre patologie.
Chiediamo con urgenza alla Regione Marche di emanare gli indirizzi per l’attuazione della legge 1/2013, di fare attività di promozione, di informazione e formazione sulla cannabis per uso terapeutico, dando la possibilità a molti malati di beneficiare di queste cure farmacologiche, che tra l’altro vanno a favore di persone che hanno delle gravi patologie croniche. Visto che le Marche, sulla cannabis terapeutica, sono indietro rispetto ad altre regione italiane come la Toscana, la Puglia e l’ Abruzzo, quanto si deve ancora aspettare per rispettare il diritto di cura dei malati? Visto la vastità del suo utilizzo e considerato che ci sono delle persone malate che chiedono di far uso di questi medicinali, cosa aspetta la Regione Marche ad applicare la sua stessa legge?