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CENTRALE DEL LATTE DI ASCOLI, AD APRILE L’ISPEZIONE MINISTERIALE

centrale_latte_ascoliASCOLI PICENO 11 APR. “Entro il mese di aprile ci sara’ certamente un ispezione ministeriale straordinaria per stabilire la regolarita’ di quanto deciso nell’assemblea societaria della Cooperlat del novembre 2012, e che ha avuto per conseguenza la nostra esclusione dal cda, oltre che quella di altri soci conferitori”. Lo afferma Giuliano De Santis, presidente di Coalac, la cooperativa storica che gestisce la Centrale del latte di Ascoli Piceno. “Le indicazioni date allora dagli ispettori forse sono state disattese – sostiene De Santis – con il risultato che un anno dopo si e’ arrivati alla decisione di far cessare l’attivita’ produttiva del polo di Ascoli, polo che oltre ad essere il secondo socio conferitore del gruppo, e’ anche l’unico autonomo e da lavoro a 200 addetti, tra quelli diretti e quelli che lavorando in 110 allevamenti della provincia oltre che nella distribuzione”.
Negli ultimi tre mesi allevatori e lavoratori del settore hanno piu’ volte protestato pubblicamente, con cortei e manifestazioni nel centro di Ascoli, contro l’ipotesi della chiusura. “Fino ad ora abbiamo scongiurato almeno fino a giugno l’effettiva cessazione della Centrale – ricorda il presidente – anche grazie all’appoggio della Regione Marche, della Provincia e di altre istituzioni, che hanno attivato un confronto concreto con Cooperlat, ma il quadro complessivo e le prospettive negative non sono cambiate, con una situazione che resta molto grave. Ci auguriamo che la nuova ispezione ministeriale chiarisca fino in fondo la vicenda” Per meta’ maggio e’ convocata una nuova assemblea dei soci del gruppo che ha sede a Jesi. Secondo De Santis, gia’ prima di quella data “molte questioni dovranno essere definite”