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Cibo biologico, la cooperativa La Terra e il Cielo di Piticchio conquista l’estero

Bruno Sebastianelli
Bruno Sebastianelli
Bruno Sebastianelli

ANCONA 21 MAG.  Il cibo sano e biologico della cooperativa La Terra e il Cielo di Piticchio di Arcevia (An) conquista l’estero. La crescita del fatturato 2015, pari a 3 milioni, con un incremento complessivo dell’8% sull’anno precedente, segna un aumento del 13,2% nei Paesi extraeuropei, con punte di diamante del +56% in Arabia Saudita e del +8% in Giappone, e con segnali di espansione, anche se ancora contenuti, nel continente dell’Oceania, specie in Nuova Zelanda. I numeri in verde sono quelli del bilancio annuale della cooperativa, approvati dall’assemblea dei soci, 110 in totale. Il fatturato estero complessivo cresce del 6%, con i Paesi europei che salgono del +2,52% sul 2014, Gran Bretagna (+10%) e Francia (+17%). Anche sul fronte italiano, il fatturato aumenta, a quota +7,5%. Una crescita legata soprattutto ai distributori Ecor (+8%), con i negozi biologici NaturaSì e CuoreBio, e Baule Volante, che insieme rappresentano il 20% del fatturato. Sempre positivo il legame con i Gas-Gruppi d’acquisto solidale, 150 quelli riforniti, pari all’8% del fatturato, con cui La Terra e il Cielo sta costruendo un costante rapporto di condivisione di rispetto ecosostenibile e di consumo consapevole. Forte l’incremento delle vendite dei prodotti nella grande distribuzione locale, Ipercoop, Coal, Sì con Te, con un volume di affari salito del +35%. “Oltre ai numeri, quello che ci soddisfa è l’apprezzamento della qualità dei nostri prodotti da parte dei consumatori – commenta il presidente della cooperativa Bruno Sebastianelli -, un risultato che è sempre stato legato alla nostra filosofia di produttori biologici che, da 36 anni, ci spinge ad adottare un approccio più sostenibile alla coltivazione, per creare un rapporto più equilibrato con la natura e con il consumo”. Un rispetto che viene applicato anche nei prezzi di liquidazione dei conferimenti dei soci, “superiori ai prezzi dei mercati di riferimento delle materie prime biologiche – spiega Sebastianelli -, specie per il grano duro, e superiori anche al prezzo giusto da noi calcolato. Questo perché i raccolti del 2015 sono stati scarsi a causa del cambiamento climatico, sempre più preoccupante. Abbiamo anche aumentato il rimborso del trasporto ai soci per la consegna nei nostri centri stoccaggio”. Parte della filosofia de’ La Terra e il Cielo è anche la relazione fra soci e l’impegno per il passaggio generazionale all’interno della cooperativa: su 19 persone, tra soci lavoratori e dipendenti, 11 sono giovani, 6 sotto i 40 anni, 5 sotto i 30 anni. Per i prossimi anni, oltre a favorire il passaggio di consegne alle giovani generazioni, La Terra e il Cielo ipotizza di “affrontare un nuovo grande investimento, il pastificio – ha detto il presidente ai soci -, perché la cifra che si spende per la lavorazione della nostra materia prima, in strutture esterne, è sempre più importante tanto da farci riflettere su questa possibilità anche per ottimizzare i costi, come quelli dei trasporti”. L’assemblea della cooperativa ha rinnovato il consiglio direttivo. Undici i componenti di cui otto sono stati riconfermati, il presidente Bruno Sebastianelli, Simonetta Grazioli, vicepresidente, Luciano Valentini, Federico Marchini, Gabriele Tanfani, Francesco Scagnetti, Francesco Solfanelli, Nello Righetti. Tre i nuovi componenti: Claudio Bignami, Simone Bonetti e Silvia Giorgetti.