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Codacons, Tanasi a Macerata: Troppe tasse su benzina

Il prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons presente da ieri in città dopo una serie di incontri istituzionali e con i vertici regionali dei consumatori non perde l’occasione di denunciare che la tassazione sui carburanti ha raggiunto oramai livelli insostenibili in Italia, al punto che su un pieno di benzina da 80 euro, ben 51,2 euro se ne vanno in tasse.

Ad oggi – spiega Tanasi- la tassazione sulla benzina rappresenta il 64% del prezzo pagato dai consumatori, percentuale che scende al 60% per il gasolio. Gli automobilisti subiscono una doppia tassazione, perché pagano sia le accise, ossia tasse di scopo inserite per finanziare emergenze e mai più eliminate, sia l’IVA al 22%. Una situazione che non trova eguali in Europa, e rappresenta un danno miliardario per i cittadini.

Basti pensare che per ogni litro di carburante acquistato in Italia, i consumatori pagano ancora la Guerra d’Etiopia del 1935 o il disastro del Vajont del 1963 – aggiunge Tanasi – Questo avviene perché gli automobilisti vengono usati come “bancomat” dai vari governi, attraverso l’introduzione di accise per far fronte ad emergenze momentanee, vere e proprie tasse di scopo che non vengono più eliminate.

Ecco di seguito l’elenco delle accise che oggi si pagano su ogni litro di carburante acquistato in Italia:

0,000981 euro: finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935-1936)

0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez (1956)

0,00516 euro: ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963)

0,00516 euro: ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze (1966)

0,00516 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Belice (1968)

0,0511 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976)

0,0387 euro: ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1980)

0,106 euro: finanziamento per la guerra del Libano (1983)

0,0114 euro: finanziamento per la missione in Bosnia (1996)

0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004)

0,005 euro: acquisto di autobus ecologici (2005)

0,0051 euro: terremoto dell’Aquila (2009)

da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura (2011)

0,04 euro: emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011)

0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana (2011)

0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” (2011)

0,02 euro: terremoto in Emilia (2012)