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Confidicoop Marche, bilancio 2018 in espansione

Confidicoop Marche ha continuato la fase di espansione dell’attività di rilascio garanzie anche nel corso del 2018 confermando il trend dell’ultimo quinquennio.

Il Confidi intersettoriale, il cui compito è quello di facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese e cooperative, ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2018 con 112,3 milioni di garanzie complessive gestite, con un andamento stabile dei volumi trattati rispetto al 2017. Più di 42 milioni di euro le nuove garanzie attivate che corrispondono mediamente ad oltre 87 milioni di euro di finanziamenti deliberati dagli istituti di credito convenzionati a favore delle pmi. I dati del bilancio 2018, dopo il sì delle assemblee ordinarie separate delle province marchigiane, Abruzzo, Umbria, Molise, sono stati approvati dall’assemblea generale dei soci 2.503 di Confidicoop Marche. Il sì dei soci anche al bilancio 2018 della cooperativa artigiana di garanzia “Giordano Kuferle” che è stata incorporata per fusione dal 1 gennaio da Confidicoop Marche. Un’operazione, fortemente voluta dai rispettivi direttivi dopo un iniziale periodo di collaborazione operativa, che va nella direzione strategica di conquistare nuove fette di mercato non ancora coperte dall’intervento di altri Confidi e di rafforzamento dimensionale e organizzativo auspicato dal sistema bancario e dall’autorità di vigilanza della Banca d’Italia. I flussi di nuove garanzie deliberate nel 2018, è emerso dall’assemblea, hanno avuto un andamento in controtendenza rispetto alla media del livello nazionale e regionale realizzata dagli altri Confidi nonostante la congiuntura macroeconomica sfavorevole abbia protratto i propri effetti anche nel corso del 2018, soprattutto a livello regionale. Immutata, a fine 2018, la distribuzione settoriale dell’attività di Confidicoop Marche, con un lieve aumento del settore terziario: l’industria rappresenta il 42%, specie i sottosettori delle energie rinnovabili, costruzioni, alimentare e tessile, il settore agricolo il 30%, in particolare allevamento, coltivazioni di seminativi e produzioni di vino, ortaggi e frutta, i servizi si attestano al 14%, il commercio al 12% mentre il settore dei trasporti rimane stabile al 2%. L’attività di Confidicoop Marche, che è intermediario finanziario vigilato da Banca d’Italia, ha interessato soprattutto le Marche, specie le province di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, con presenza operative anche in Abruzzo, Umbria, Molise ed Emilia Romagna. “E’ stato un altro anno positivo per Confidicoop Marche – afferma Giovanni Bernardini, presidente di Confidicoop Marche -, pur influenzato ancora da un quadro macroeconomico caratterizzato da incertezza e instabilità sia nazionale che regionale. In questo contesto, Confidicoop Marche ha cercato di essere di supporto ai propri soci sia attraverso una maggiore prossimità territoriale della propria attività di garanzia sia attraverso il potenziamento delle policy del credito e del controllo dei rischi rilevanti, una modalità operative che ha permesso di stabilizzare i volumi trattati più che confermando i risultati del 2017”. Un’azione, prevista anche dal piano industriale 2019-2021, che punterà inoltre “al miglioramento della redditività – dice Bernardini -, al rafforzamento di strumenti per la mitigazione del rischio, alla diversificazione di linee di prodotto specializzati per nuove categorie di clientela, come i giovani e le donne”. Il 2018 di Confidicoop Marche ha registrato inoltre un rallentamento delle esposizioni deteriorate delle garanzie, pari al 10% del dato complessivo rispetto al 12% del 2017, con un miglioramento della clientela garantita. L’attività si è chiusa con un patrimonio netto di oltre 26 milioni, esclusa la perdita di esercizio che è stata di 254 mila euro. La perdita riportata è dovuta principalmente a due fattori: da un lato un ulteriore contrazione dei proventi che derivano dalla gestione finanziaria, in linea con il trend dei mercati finanziari, dall’altro il rafforzamento delle politiche di accantonamento sulle esposizioni classificate come “inadempienze probabili”. Nel 2018, il 25% delle garanzie sono state rilasciate da Confidicoop Marche con la presenza del Fondo di garanzia del ministero dell’Economia, riconosciuto come tecnica di mitigazione del rischio. E’ anche proseguita l’operatività, per il 35% del totale garanzie, con la controgaranzia del Fei-Cosme, Fondo europeo per gli investimenti, che prevede una copertura al 50% della garanzie del Confidi per operazioni destinate a micro imprese e pmi di tutti gli Stati Ue. Fra le novità di Confidicoop Marche, quella del nuovo direttore generale, in carica dal 1 aprile. Emanuela D’Angelo, 37 anni, già vicedirettore della struttura, “tra le professionalità più alte sul mercato, è subentrata a Lanfranco Marsigliani, in pensione dopo quarant’anni impegnati con la sua guida – sottolinea Bernardini – a far diventare Confidicoop Marche la solida e forte struttura che è oggi”.