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CRESCIMARCHE, L’ASS. GIANNINI PRESENTA I PRIMI TRE BANDI REGIONALI

sara-gianniniANCONA 13 MAR.  L’innovazione è la strada maestra per rafforzare il sistema produttivo marchigiano. Lo strumento è rappresentato dai primi tre bandi regionali della nuova programmazione europea (Por Marche Fesr 2014-2020) che la Regione ha presentato oggi al mondo delle imprese e alle Università nel corso di un incontro presso l’Auditorium iGuzzini di Recanati. Una scelta, quella logistica, ha spiegato l’assessore Sara Giannini, che rappresenta “la continuità di un percorso iniziato a Recanati, nel 2013,  con l’avvio del Piano di innovazione e ricerca, di cui i tre bandi predisposti sono la prima concreta applicazione”. L’Assemblea legislativa deve ora definire l’ultimo atto amministrativo per l’approvazione del Por, con le risorse disponibili, ma la Giunta regionale ha già attivato le prime opportunità che le aziende marchigiane possono subito cogliere, avviando la partecipazione ai bandi raggruppati sotto il nome di “CresciMarche”. Tre opportunità, ha riferito l’assessore, che finanziano settori indicati come prioritari dall’Unione europea: “La specializzazione e l’innovazione della ricerca, la capacità delle imprese di valorizzare le opportunità offerte dal digitale, la possibilità di instaurare collaborazioni tra consulenti di altissimo livello e le nostre piccole e micro imprese per creare progetti con cui aggredire i fondi speciali che l’Europa mette a disposizione. Risorse che non passano attraverso le Regioni, i cui costi di partecipazione sono onerosi e che le Marche abbattono con i voucher previsti dal terzo bando”. Proprio questa “contaminazione tra grande e piccola impresa è la via che percorriamo per mantenere le filiere produttive sul territorio, controbilanciando la globalizzazione con la specializzazione produttiva”, ha sottolineato la Giannini. “Le Marche stanno andando verso una direzione di grande qualità. Ormai la crisi, che si sta avviando alla conclusione, ci ha imposto di sintetizzare i nostri obiettivi, la nostre priorità e su quelle concentrare le risorse di cui disponiamo. Ci sono tutte le condizioni perché le Marche siano pronte a intercettare la ripresa e consentire alle imprese di fare un salto in avanti nella direzione della qualità, dell’innovazione, della ricerca e nella realizzazione di nuovi sistemi di produzione”. Opportunità che hanno, poi, ricadute occupazionali rilevanti: “La trasversalità dei settori che vengono toccati dai tre bandi, soprattutto le attività che vengono finanziate e che riguardano principalmente quella dell’innovazione di prodotto e di progetto, il finanziamento dei brevetti e l’aggregazione delle reti d’impresa – ha proseguito l’assessore – ha bisogno di professionalità molto qualificate, ma anche di una capacità di produzione altrettanto qualificata, per cui credo che quella che offriamo sia sicuramente una sfida per il sistema universitario, per i Centri di trasferimento tecnologico, per le imprese, oltre che un’opportunità per la qualificazione del mondo del lavoro, a cui affianchiamo l’attività di formazione del Fondo sociale europeo”. Secondo Adolfo Guzzini (presidente iGuzzini Illuminazione), “occorre pensare locale e agire globale”. Rivolto agli imprenditori marchigiani presenti in sala, ha sostenuto: “Cari colleghi, la crisi è passata, perché oggi abbiamo una situazione complessiva favorevole, nonostante tutto. Parità euro-dollaro, che spinge l’export; basso costo del petrolio; basso costo del credito mai avuto; riforme del Governo Renzi che vanno nella giusta direzione. Abbiamo la banda larga, un aeroporto che ci connette con il mondo. Disponiamo di tutte le risorse necessarie per farcela. Le associazioni lavorino per fare squadra, perché il successo di un’impresa passa attraverso la qualità delle risorse umana e la formazione permanente”. Il direttore generale per la politica industriale e la competitività del Mise (Ministero per lo sviluppo economico), Stefano Firpo, ha illustrato le nuove agevolazioni nazionali per i progetti di ricerca e di specializzazione intelligente, che possono contare su una dotazione finanziaria di 5 miliardi di euro.