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Crisi persistente nelle Marche: 588 mila ore di CIG

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ANCONA 17 NOV.  Ad ottobre le ore di CIG nelle Marche ammontano a 2 milioni: 588mila di CIG ordinaria, 1,4 milioni di CIG straordinaria.
Raffrontando il dato di ottobre con quello di settembre, complessivamente si registra un incremento del 31% delle ore richieste ed autorizzate: -20,5% per l’ordinaria e +78,9% per la straordinaria.

Anche se si considera il valore di ore autorizzate nei primi dieci mesi del 2016 (21 milioni di ore), viene in evidenza una crescita complessiva rispetto all’anno precedente (+18,9%).
Di seguito, alcune delle principali evidenze per ogni tipo di cassa relative al periodo “gennaio-ottobre” 2016:
– CIG ordinaria: rispetto al 2015 il numero di ore complessive diminuisce (-16,5%) e anche per i principali settori la variazione è negativa ad eccezione dei settori tessile ed abbigliamento (+56,4 e +30%
– CIG straordinaria: rispetto al 2016 il numero di ore complessive aumenta del 50,8%; si registra un consistente aumento delle ore richieste ed autorizzate nel settore della meccanica (ore più che raddoppiate) e delle calzature (ore raddoppiate).
<Questi dati, insieme a quelli sull’occupazione, ci dicono che la crisi nelle Marche, sopratutto in alcuni settori, non si arresta – dichiara Giuseppe Santarelli, segretario Cgil Marche -. Anzi, rispetto allo scorso anno assume proporzioni sempre più preoccupanti. Proprio l’aumento della cassa straordinaria mette in evidenza come questi segnali vadano inseriti nel contesto di una dimensione strutturale della crisi produttiva. I dati del 2016, inoltre, andrebbero valutati anche alla luce delle modifiche peggiorative introdotte dal Jobs act, che limitano l’uso della Cig ordinaria e introducono il principio del bonus malus che induce le imprese a licenziare piuttosto che a utilizzare i sempre più costosi ammortizzatori. > .