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DELEGAZIONE DELLE MARCHE IN VISITA IN CINA PER ACCORDO TRACCIABILITA’ DEGLI ALIMENTI

cinaANCONA 02 LUG.  Le sottoscrizioni di un Accordo di cooperazione per la tracciabilità degli alimenti e di una lettera d’intenti in materia di sicurezza alimentare hanno concluso la visita di una delegazione di esperti delle Marche nella Provincia cinese dello Hunan. La settimana scorsa un gruppo di tecnici si è recato in Cina per proseguire le attività di cooperazione già avviate nel 2013 a seguito della sottoscrizione di un’intesa tra Regione Marche e lo Hunan. In particolare la missione ha visto protagonisti un pool di esperti del servizio Ambiente e Agricoltura della Regione Marche, dell’Assam (Agenzia agroalimentare), dell’Arpam (Agenzia protezione ambientale) e di  docenti dell’Università Politecnica delle Marche a cui si sono aggiunti alcuni rappresentanti di imprese marchigiane leader nei settori dei servizi e delle tecnologie ambientali e della produzione agroalimentare di eccellenza. È stata organizzata anche una manifestazione di promozione dei prodotti agroalimentari marchigiani di eccellenza nell’ambito della settimana di celebrazione della cultura italiana a Changsha, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Console generale d’Italia a Canton, la principale televisione locale e rappresentanti di alcune imprese multinazionali italiane. Nell’ambito della visita, inoltre, la delegazione ha partecipato al primo workshop Sino-Italiano sulle tecnologie di protezione ambientale, dove sono state ampiamente illustrate le procedure e le tecnologie più innovative in materia di tutela e risanamento ambientale, adeguamento ambientale degli impianti industriali e bonifica dei siti inquinati. L’occasione ha permesso alle aziende marchigiane presenti di approfondire i rapporti di collaborazione già avviati attraverso una comprensione più approfondita delle esigenze concrete espresse dalla delegazione cinese. A margine delle attività del Forum si è poi insediato un Comitato tecnico congiunto di esperti italo-cinesi composto da istituzioni, imprese e università, che ha condiviso le attività da realizzare nel corso del 2014 contenute in un accordo operativo sottoscritto nell’occasione. Le prossime attività di scambio previste dal calendario riguardano l’organizzazione di un training formativo rivolto a funzionari cinesi, in collaborazione con Arpam, Assam ed Università Politecnica delle Marche, che si svolgerà in autunno e coinvolgerà circa 20 partecipanti cinesi.  Proseguiranno anche i rapporti di collaborazione tra le imprese delle due realtà territoriali sulla base di specifici progetti in aree di intervento già individuate. Dal lato delle istituzioni pubbliche, invece, sarà individuato un progetto pilota, da sviluppare congiuntamente, che riguarderà il trattamento di un’area inquinata da metalli pesanti sita nella Provincia dello Hunan. A suggello dei rapporti già precedentemente instaurati dall’assessore Maura Malaspina, con il recente viaggio in Cina, il servizio Agricoltura della Regione Marche  ha sottoscritto una lettera di intenti con lo Hunan Food and Drug Administration per sviluppare i rapporti di scambio in materia di sicurezza alimentare, tracciabilità e controllo della qualità degli alimenti.  Un meccanismo stabile di comunicazione sarà instaurato e mantenuto attraverso l’individuazione di un referente per ciascuna parte contraente. Anche su queste materie sono previsti scambi di formazione e di esperienze specifiche di carattere metodologico e scientifico. La missione si è poi conclusa con la sottoscrizione, a Pechino, di un ulteriore Accordo di cooperazione per la tracciabilità nel settore agroalimentare tra Assam ed il  China Quality Certification Centre (CQC), organo professionale di certificazione riconosciuto dall’autorità nazionale competente in materia di Certificazione. Anche in questo caso oggetto dell’Accordo è la cooperazione in tema di formazione e conoscenze manageriali e tecnico-gestionali sulla tracciabilità dei prodotti agroalimentari attraverso lo scambio  di ricercatori,  funzionari interni ed accademici anche con riferimento all’agricoltura biologica. Un progetto che  potrebbe incentivare, nel tempo, sia gli scambi commerciali Italia-Cina, soprattutto di prodotti agroalimentari di qualità, ma anche la possibilità per le nostre imprese, del settore delle tecnologie ambientali e della depurazione, di potersi proporre per rapporti commerciali di indubbia importanza.