ANCONA 20 MAG. Conferenza Stampa sul dissesto idrogeologico dei geologi per presentare delle proposte per un territorio più sicuro e più ricco , sala briefing dell’Ordine dei Geologi delle Marche in Corso Garibaldi 28 – Ancona .
“In ben 1.121 centri urbani italiani gli edifici sorgono in aree franose o golenali . Nel 31% dei casi sono sorti interi quartieri, nel 56% sono nate aree industriali, nel 20% scuole, ospedali e municipi”. Lo ha
denunciato Andrea Pignocchi , Presidente Ordine Geologi Marche . Ad un anno dai tragici eventi dell’alluvione di Senigallia con 3 morti , i geologi presenteranno lo stato del territorio in conferenza stampa ,
Giovedì 21 Maggio , alle ore 11 , presso la Sala briefing della sede dell’Ordine in Corso Garibaldi 28 ad Ancona .
“In Italia si è costruito abusivamente e legalmente (non fa differenza ai fini del rischio) creando rischi dove prima non c’erano, con incoscienza totale, restringendo alvei di fiumi e torrenti – ha proseguito Pignocchi – aumentandone artificialmente le portate e le velocità, modificando le dinamiche fluviali. Dal 1944 al 2012 i danni dovuti al dissesto idrogeologico sono stati valutati in circa 61.5 miliardi di euro di fondi pubblici”.
Nelle Marche il 99% dei comuni interessato da dissesti “Nelle Marche sono state censite 42.522 frane – ha concluso Pignocchi – e si stima che il 19% del territorio, circa 1.600 chilometri quadrati (Kmq), è a rischio idrogeologico (censite 42522 frane tra cartografabili e non), 190 kmq a rischio esondazioni, 6 kmq a rischio valanghe con il risultato che il 99% dei comuni marchigiani è interessato da dissesti.
Ben 16 morti in 50 anni a cui vanno “sommate” le 3 vittime di Senigallia
.
A tutto ciò si deve aggiungere l’evacuazione di centinaia di persone e danni per milioni di euro. Solo per l’evento di Senigallia si è stimato un conto di circa 366 milioni di Euro mentre oltre 460 milioni si sono
stimati per i danni avvenuti nel 2011 con gli allagamenti nel fermano e maceratese. Ad Ancona nel 1972 uno degli eventi più disastrosi della storia geologica d’Italia. A Tronto nel 1992 ben 370 mm di pioggia in 24 ore causarono il più imponente evento alluvionale delle Marche. Nel
1998 ci furono le esondazioni del Potenza, Chienti, Ete morto e Tenna.
Dal 1999 al 2001 alluvioni anche nelle Marche centro-meridionali. Ancora alluvioni ad Aspio nel 2006, esondazioni nel 2009 e numerose esondazioni nel 2011”.