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Due spacciatori “tecnologici” arrestati in piano San Lazzaro

Polizia

ANCONA 22 DIC.   Erano sicuri che viaggiare su una modestissima auto utilitaria, l’aspetto di una brava ragazza e di un distinto signore di mezza età, nonchè il pagamento della droga con piccoli versamenti su una carta prepagata ricaricabile, potesse garantire loro l’impunità e soprattutto potesse fruttare grandi e sicuri guadagni.

Il mirabile progetto di due cittadini italiani, residenti nel capoluogo, pluripregiudicati, lei classe 1996, lui 1961, disoccupati, si sono “infranti” ieri sera in via Cristoforo Colombo davanti ad una pattuglia della Squadra Volante che li bloccava e li traeva in arresto per spaccio di sostanza stupefacente.

 

Alle ore 18.00, durante il controllo del territorio un equipaggio della Squadra Volante notava un’automobile con a bordo un uomo ed una donna parcheggiata in Corso Carlo Alberto alla quale si avvicinavano alcuni giovani, tutti maggiorenni, che parlottavano con la persona seduta al lato passeggero e poi ritiravano qualcosa che passava di mano in mano.

 

Subito gli agenti capivano che in quello strano andirivieni si nascondeva un traffico di sostanza stupefacente.

 

Alla vista della “Pantera” la donna al volante faceva un cenno all’amico e, chiuso il finestrino metteva in moto e tentava di confondersi con il traffico della sera.

 

Immediatamente i poliziotti seguivano la vettura senza mai perderla di vista per raggiungerla ed intimarle l’alt in via Cristoforo Colombo dove veniva bloccata ed identificati i passeggeri.

 

La ventenne e il 55enne si mostravano oltremodo nervosi e preoccupati per il controllo di polizia: all’interno del portafoglio della donna nello scomparto usato di solito per le monete vi erano alcuni involucri in cellophane contenenti eroina, mentre negli altri scomparti vi erano 290 euro in contanti, tutti in banconote di piccolo taglio.

 

La perquisizione domiciliare a carico dell’uomo dava esito positivo.

 

I  poliziotti, infatti, rinvenivano e sequestravano all’interno dei mobili della cucina diverse bustine in cellophane tagliate a forma circolare, una busta di plastica di colore bianco avvolta da nastro isolante di colore nero contenente della cera bianca utilizzata solitamente per termosaldare le dosi confezionate.

 

All’interno del frigorifero vi erano, inoltre, alcuni vasetti aperti di yogurt che, svuotati del loro originario prodotto, erano stati riempiti con della sostanza biancastra utilizzata per tagliare l’eroina.

 

Da un immediato controllo, inoltre, emergeva che sui telefonini in uso alla coppia vi erano numerosi messaggi dei loro  “clienti abituali” che invece di pagare in contanti le dosi di droga effettuavano ricariche sulla loro carta prepagata.

 

Accompagnati presso gli Uffici della Questura entrambi venivano sottoposti ai rilievi fotodattiloscopici che facevano emergere numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, contro la persona, in materia di porto d’armi e stupefacenti.

 

Dopo le formalità di rito venivano tratti in arresto per l’art. 73 DPR 309/90 in concorso tra loro.