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Fedagri Marche, Marcellini confermata al vertice

Patrizia Marcellini è stata confermata alla guida di Fedagri Confcooperative Marche, l’associazione del settore agroalimentare con 53 cooperative aderenti.

Imprese operative in tutti i comparti produttivi, latte, vino, ortofrutta, seminativi, servizi, forestale, zootecnia, biologico, con 5.300 soci e 940 occupati. Un comparto che registra un valore della produzione pari a 385 milioni di euro, circa il 40% del fatturato totale dell’agroalimentare marchigiano cooperativo, che si attesta sui 910 milioni.

La riconferma della Marcellini come presidente è avvenuta da parte dell’assemblea regionale, che si è svolta nella Sala di Confidicoop Marche ad Ancona, appuntamento cui hanno partecipato il presidente nazionale di Fedagri Confcooperative, Giorgio Mercuri, il presidente e il direttore di Confcooperative Marche, Massimo Stronati e Mauro Scattolini.
Un lavoro, quello di Fedagri Confcooperative Marche degli ultimi quattro anni, ha sottolineato Marcellini, che si è concretizzato anche all’interno di Agrinsieme Marche, il coordinamento composto da Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative Agroalimentare, che si è occupato del Programma di sviluppo rurale regionale. Fedagri ha organizzato numerosi momenti di confronto e formazione per le cooperative che aderiscono e ha operato all’interno del settore Agroalimentare dell’Alleanza delle Cooperative Italiane delle Marche diretto, in particolare, al confronto con la Regione.
“La grande distribuzione, che gioca un ruolo fondamentale e predominante nelle politiche di mercato delle nostre imprese – ha poi detto Marcellini -, va coinvolta, soprattutto a carattere nazionale ma si possono promuovere azioni anche a carattere territoriale, nei percorsi politici che riguardano le filiere. Continuando questa corsa al ribasso dei prezzi si impoverisce il settore ma anche la stessa cooperazione di distribuzione”. Occorre, ha aggiunto, “lavorare per una certificazione di sostenibilità economica di tutta la filiera. È necessario garantire che tutti abbiano la giusta dignità per il lavoro e il capitale impiegato lungo la filiera” e porre ancora maggiore attenzione “all’evoluzione dell’agricoltura biologica, settore strategico per il futuro” per “evitare che sistemi speculativi esterni lo impoveriscano come finora è stato fatto per il convenzionale, a danno soprattutto delle imprese agricole e delle loro cooperative”.

Per il settore forestale, per la presidente Marcellini, “occorre rifinanziare il progetto Appennino con i fondi che devono passare dalle Province, non più attive nel settore, alla Regione Marche” mentre la pesca “necessita fortemente del ricambio generazionale dopo la banchina. Per far questo, è necessario creare opportunità di reddito con forme quali il pesca turismo e la valorizzazione del nostro pescato in sinergia con il turismo”.