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Fondi UE Marche, Superati Target di Spesa

Unione Europea
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ANCONA 11 AGO. La Regione Marche ha centrato a metà gli obiettivi di spesa sui programmi europei Fesr ed Fse 2007-2013 al 31 maggio 2015. La spesa complessiva certificata all’Unione Europea al 31 maggio 2015 è pari a 463 milioni di euro, con un incremento di 21,7 milioni di euro rispetto alla data del 31 dicembre 2014. Si tratta in questo caso di una scadenza intermedia, fissata a livello nazionale per monitorare l’avanzamento della spesa certificata, cui seguirà una successiva scadenza intermedia nazionale prevista al 31 ottobre, prima della conclusione dell’attuazione dei Programmi a fine 2015. È quanto emerge dalla Nota scientifica sull’andamento dei fondi comunitari nelle regioni italiani realizzata dall’Istituto Demoskopika elaborando i dati di Open Coesione.

«La quota di spesa certificata all’Unione Europea – dichiara il presidente dell’Istituto Demoskopika, Raffaele Rio – è pari all’80,6% per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, inferiore al target nazionale fissato all’84%. Ciò significa che la Regione Marche non ha raggiunto per 3,4 punti percentuali l’obiettivo nazionale di avanzamento dei Programmi operativi finanziati dai fondi europei 2007-2013. Al contrario, il tasso di realizzazione dell’83,5% ottenuto per il Fondo Sociale Europeo è superiore al target nazionale fermo all’82,5%. Ora, – conclude Raffaele Rio – il governo regionale ha tempo fino alla fine dell’anno in corso per certificare i rimanenti 101,5 milioni di euro scongiurando la perdita delle risorse per il periodo 2007-2013. La data del 31 dicembre 2015, infatti, è il termine ultimo di ammissibilità della spesa rendicontabile alla Commissione per il ciclo 2007-2013».

Fondo FESR: le Marche non centrano obiettivo. Regione solo undicesima per spesa. La spesa complessiva certificata all’Unione Europea al 31 maggio 2015 è pari a 463 milioni di euro, con un incremento del 4,9% rispetto all’inizio dell’anno, pari a di 21,7 milioni di euro.
Analizzando il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) emerge, in particolare, che la quota di spesa certificata dalla Regione Marche all’Unione Europea è dell’80,6% pari a 230,4 milioni di euro, con un incremento del 4,1% rispetto al 31 dicembre 2014 pari a 9,1 milioni di euro ma con un valore inferiore al target nazionale fissato all’84%. Una performance che colloca la Regione Marche solo all’undicesimo posto tra le Regioni dell’Obiettivo Competitività che riguarda le realtà regionali il cui prodotto interno lordo nominale pro capite supera il 75% del PIL medio dell’Unione Europea a 15 Stati membri. Ad ottenere un tasso di realizzazione migliore la Valle d’Aosta (91,8%), la Liguria (87,2%), il Friuli Venezia Giulia (86,1%), la Lombardia (85,6%), la Toscana (85%), la Provincia autonoma di Bolzano (83,8%), l’Emilia Romagna (82,1%), il Molise (81,7%), l’Abruzzo (81,3%) e il Piemonte (81,2%).
Sul versante opposto si collocano la Provincia autonoma di Trento con una percentuale di realizzazione pari al 77,9%, l’Umbria (77,8%), il Lazio (75,9%), la Sardegna (72,8%) e il Veneto (64,4%).

Fondo FSE: la Regione raggiunge per un soffio il risultato. Spostando l’attenzione sul tasso di realizzazione del programma legato al Fondo Sociale Europeo (FSE), si registra una spesa certificata di 232,6 milioni di euro pari all’83,5% della dotazione complessiva con un incremento del 5,7% rispetto all’inizio dell’anno pari a 12,6 milioni di euro e con un valore superiore al target nazionale stabilito all’82,5%. Meglio delle Marche, in questo caso, la Provincia autonoma di Trento con un tasso di realizzazione del 98,6%, la Toscana (88,7%), il Piemonte (87,9%), il Veneto (86,7%) e, infine, il Friuli Venezia Giulia con l’86,5%.
Con una performance inferiore a quella marchigiana si collocano la Sardegna con un tasso di realizzazione dell’83,2%, l’Emilia Romagna (82,9%), il Molise (81,5%), la Valle d’Aosta (79,8%), la Liguria (78,5%), il Lazio (78,2%), l’Umbria (76,3%). In coda, la Lombardia (75,9%), la Provincia autonoma di Bolzano (71,3%) e l’Abruzzo (66,1%).