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Frodi Creditizie, numeri in aumento nel 2016 nelle Marche

GENOVA 1 AGO.  L’Osservatorio sui Furti d’Identità e le Frodi Creditizie, realizzato da CRIF e giunto alla 24^ edizione, nell’ultimo aggiornamento stima che nell’intero anno 2016 i casi di frode creditizia o emissione di cambiali e assegni a nome altrui perpetrati mediante furto di identità siano stati più di 26.100, con una perdita economica che supera i 152 milioni di Euro. Il dato, in ulteriore crescita a fronte dei circa 25.300 casi rilevati nel corso dell’anno precedente, conferma un fenomeno in costante espansione.

Nello specifico, l’Osservatorio CRIF prende in esame le frodi creditizie perpetrate attraverso un furto di identità, con il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene.

La situazione nelle Marche

La ripartizione percentuale delle frodi per regione mostra una maggiore diffusione di questo fenomeno criminale in Campania, Lombardia, Sicilia e Lazio mentre il maggior incremento rispetto al 2015 si registra in Umbria con un eloquente +29,2%.

Per quanto riguarda le Marche, nel corso del 2016 sono stati rilevati 552 casi: il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Ancona, con 155 casi, seguita da Pesaro e Urbino, con 139 casi. Fermo è invece la provincia meno colpita da questo fenomeno criminale, con 61 casi registrati nel 2016 pur avendo fatto segnare la crescita più sostenuta in regione, con un +19,2% rispetto al 2015. Forte incremento anche nella provincia di Macerata (+11,3%).