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INCONTRO A MACERATA TRA L’ASS. AI SERVIZI SOCIALI VIVENTI E IL TERZO SETTORE

terzo settMACERATA 18 LUG. “La visita di oggi al Centro servizi per la famiglia dell’Associazione La Goccia di Macerata, del quale ho avuto modo di apprezzare l’impegno concreto e qualificato soprattutto nel settore dell’accoglienza dei minori in difficoltà, degli affidi e delle adozioni, offre una interessante occasione di incontro tra gli enti locali e alcune significative realtà del terzo settore di questo territorio”. Lo ha detto l’assessore ai Servizi sociali Luigi Viventi, che questa mattina ha affrontato i temi delle politiche per la famiglia nel corso di una riunione organizzata dai responsabili della struttura, insieme con i colleghi del Comune e della Provincia Narciso Ricotta e Leonardo Lippi, il direttore dell’Ambito Territoriale 16 Valerio Valeriani, il presidente della Consulta regionale per la famiglia Andrea Marinozzi e i rappresentanti di numerose associazioni territoriali del terzo settore: Paolo Carassai (La Goccia) Mario Sperandini (Anffas), Giuseppe Spernanzoni (cooperativa Meridiana), Giuseppe Bommarito (Onlus “Con Nicola oltre il muro dell’indifferenza), Giuliano Centioni (ASP IRCR di Macerata), Stefano Leoperdi (Coop. sociale La Gomena).

“In un periodo di crisi come quello attuale – ha detto Viventi – è positiva ogni esperienza che metta in campo il massimo delle sinergie e mi sembra che il territorio maceratese dia buona testimonianza di questo stile. Fare sistema oggi è un valore aggiunto irrinunciabile, perché il contrario significa disperdere risorse preziose. La Regione Marche ha collocato le politiche di sostegno alla famiglia tra le proprie priorità con lo stile della concretezza. Impostando infatti il bilancio 2014, abbiamo riorganizzato le voci relative al sociale e il risultato è che oltre 60 dei 68 milioni di euro a disposizione, pur assegnati a diversi capitoli, rientrano di fatto alle famiglie come servizio o come sostegno, in relazione alle principali difficoltà socio-economiche. L’istituzione famiglia, al di là delle singole valutazioni, costituisce sul territorio una formidabile rete di protezione sociale e per questo va sostenuta”. La valenza positiva della rete è stata sottolineata anche dall’assessore Ricotta, che ha indicato l’ambito territoriale sociale come luogo della sintesi. “Salvaguardare la competenza e la volontarietà delle associazioni del territorio per arginare la diffusione crescente del disagio” è uno dei principali obiettivi evidenziati da Leonardo Lippi, che ha indicato l’importanza della prevenzione, che si traduce, come ha sottolineato Valeriani, nella necessità di una presenza capillare, stabile e qualificata degli operatori per affrontare i problemi prima che diventino emergenze.

Accanto ai provvedimenti strutturali di carattere generale, infine, l’assessore Viventi ha annunciato anche una serie di interventi specifici a favore della famiglia, tra cui i bandi per il finanziamento dei centri famiglia (5.000 euro per ognuno dei 23 ambiti sociali) e delle scuole per genitori per oltre 150 corsi (1000 euro a corso), che sono attualmente in fase di preparazione. “Anche in questo caso – ha aggiunto l’assessore – vogliamo privilegiare i progetti più incisivi e radicati sul territorio e per questo abbiamo elaborato, in collaborazione con la Consulta regionale per la famiglia, una serie di criteri più concreti rispetto al passato”. I bandi di prossima uscita per il finanziamento dei centri famiglia valorizzeranno infatti attività basate sull’integrazione con i Servizi sociali ed educativi territoriali e specialistici, che permettano alle famiglie un accesso snello alle notizie utili per la soluzione dei problemi quotidiani, oltre che di eventi critici e fasi problematiche, promuovendo, tra l’altro, sistemi di auto-mutuo aiuto (gruppi di famiglie, integrazione per nuclei immigrati, banche del tempo…).

Per quanto riguarda la scuola per i genitori, il contenuto dei corsi dovrà essere la risposta a effettivi bisogni, censiti e verificati sul territorio in sinergia con gli altri soggetti, pubblici e privati, che vi operano, con particolare attenzione, tra l’altro, all’accesso a informazioni relative alla legislazione, ai servizi e alle risorse attinenti ai differenti bisogni della famiglia (fiscalità, welfare familiare, bilancio domestico, servizi locali a domanda individuale, integrazione scolastica e sociale, sussidiarietà), alla prevenzione e all’intervento nei casi di maltrattamenti e di violenza contro le persone più deboli del nucleo familiare, alla promozione dell’affido, e dell’adozione nazionale e internazionale.