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IRES-CGIL MARCHE, ANCORA EMERGENZA LAVORO. DISOCCUPAZIONE AL 9,6%

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sciopero_cgil_bandiereANCONA 02 DIC. Prosegue l’emergenza lavoro nelle Marche: sono 20.000 i posti di lavoro persi in un anno e 67.000 i disoccupati, con un tasso di disoccupazione al 9,6%.

 

E’ ancora allarmante il quadro occupazionale che emerge dai dati diffusi dall’Istat ed elaborati dall’IRES-CGIL Marche, relativi al terzo trimestre del 2013.

 

Nel periodo luglio-settembre del 2013, il numero degli occupati è pari a 632 mila unità, ovvero 20 mila in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-3,1%). Un calo che interessa il lavoro autonomo (-5,0%, pari a 8 mila unità) e soprattutto quello dipendente (-2,4%, pari a 12 mila unità). Su quest’ultimo fronte, il calo interessa in egual misura tutti i settori produttivi.

 

L’alto prezzo della crisi viene pagato sia dagli uomini, con 15 mila posti di lavoro persi (-4,0%), sia dalle donne con 5 mila lavoratrici in meno (-1,8%).

 

Aggravano il quadro, i dati sulla disoccupazione con un tasso che passa al 9,6%, ovvero 1,6 punti percentuale in più rispetto allo stesso periodo del 2012. La disoccupazione femminile conferma un livello a due cifre con 10,7%, mentre quella maschile si attesta sull’8,8%.

 

Coloro che cercano lavoro sono così 67 mila persone, cioè 10 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2012, prevalentemente uomini.

 

Particolarmente allarmante è il dato di coloro che cercano il lavoro dopo aver perso quello che avevano: 36.000 persone, 6.000 in più rispetto al III trimestre 2012 (+20,8%). Preoccupa poi il numero ormai stabile di coloro che cercano lavoro per la prima volta: altre 12 mila persone che tentano inutilmente di entrare nel mercato del lavoro. Particolarmente elevato, e in continua crescita, il numero di coloro che da inattivi si stanno attivando per cercare un lavoro: ben 19 mila persone.

 

“Ai numeri di coloro che hanno perso il lavoro andrebbero aggiunti quelli che il lavoro rischiano di perderlo – dichiara Daniela Barbaresi, segreteria  CGIL Marche – .Infatti, a questi dati andrebbero sommati quelli relativi al ricorso alla cassa integrazione; nei primi dieci mesi del 2013 sono già state chieste e autorizzate oltre 38 milioni di ore: quindi in soli 10 mesi dell’anno sono già state superate le richieste dell’intero 2012. Questo dato equivale al mancato lavoro di 25 mila lavoratori a tempo pieno”. Per questo, ancora una volta, prosegue Barbaresi,  “chiediamo con forza che il Governo rifinanzi adeguatamente gli ammortizzatori in deroga per coprire  i fabbisogni  del 2014 e soprattutto per chiudere urgentemente quelli del 2013 e consentire a tante piccole aziende marchigiane di non licenziare prima della fine dell’anno”.

 

Ma per Barbaresi, “sono necessarie anche diverse e chiare di politica economica a sostegno della crescita e della ripresa dell’attività produttiva, nonché la riduzione delle tasse sul lavoro per consentire una maggiore capacità di spesa di lavoratori e pensionati”.