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Italia Online, a rischio posti di lavoro anche nelle Marche

ispettorato

Lo scorso 11 aprile si è tenuto a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, un incontro tra i sindacati nazionali e territoriali, assieme al Coordinamento nazionale RSU (rappresentanza sindacali unitarie) e l’azienda ITALIA ON LINE.

Al centro della discussione, circa 400 licenziamenti (248 sede centrale + 152 altre sedi) e trasferimenti collettivi con chiusure di sedi nel territorio nazionale per circa 241 lavoratori.
Dall’incontro è scaturito un risultato ritenuto inaccettabile da tutte le organizzazioni sindacali.
In sostanza, se da un lato si registra una riduzione del numero dei licenziamenti, dall’altro non sono previsti interventi per risolvere i licenziamenti dichiarati nelle sedi periferiche. Di fatto, questi ultimi verrebbero solo posticipati attraverso la cassa integrazione per 18 mesi, che è stata aperta con la ingiustificabile causale di“cessazione attività”. Infatti, terminata l’ammortizzatore sociale, i lavoratori sarebbero licenziati e senza prospettive.
Nelle Marche questa vertenza riguarda una decina di lavoratrici e lavoratori, già interessati da una lunga cassa integrazione.
Per tali ragioni, SLC insieme alle altre organizzazioni sindacali nazionali e dei territori colpiti, è contraria a questo esito e chiede il ritiro dei licenziamenti ed un programma di ricollocazione dei lavoratori in azienda.
SLC resterà a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori delle Marche per affrontare tutti i percorsi sindacali e legali necessari a difendere il loro lavoro.