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LA 4^ EDIZIONE DELL’OPERA BUFFA DEL COMUNE DI OSTRA DEDICATA A DONIZETTI

opera-buffa-ostraANCONA. 11 APR. E’ giunta alla quarta edizione la rassegna dedicata all’Opera Buffa, che, nel corso degli anni, ha consentito di attingere al vasto repertorio di operine comiche, di facile fruizione e ottimi veicoli per avvicinare il pubblico alla musica lirica.

L’iniziativa è partita nel 2010, grazie alla collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ostra, il maestro Roberto Ripesi, il maestro Luigi Marinelli e l’associazione “Laboratorio O.S.T.R.AE., che ha seguiti gli aspetti organizzativi dell’evento.

In quattro anni, nel Teatro “La Vittoria” sono state allestite “Il Maestro di Musica” di Tellmann, la “Rita” di Gaetano Donizetti, “La cambiale di matrimonio” di Gioacchino Rossini, “Il campanello dello speziale” di Donizetti e, infine, “L’inganno felice” di Rossini, sempre con la calorosissima approvazione di un folto e fedele pubblico, che ha sempre apprezzato la bravura dei cantanti, giovani talenti coordinati dal maestro Ripesi, e dei musicisti direttiodal maestro Marinelli.

Quest’anno il Teatro “La Vittoria” celebra i suoi centocinquanta anni dalla posa della prima pietra e sottolinea l’evento con un’opera più impegnativa, con un organico più ricco“. Sabato 13 aprile, alle ore 21.15, andrà, infatti, in scena, con la regia di Gianluca Ricciotti, “I pazzi per progetto” di Donizetti.

Il compositore bergamasco portò a termine questa operina sul finire del 1829, anno segnato da un grande dolore, per la perdita del figlio primogenito, a cui il musicista reagì con un lavoro intenso, a cui dedicò tutte le proprie energie, il tempo e l’attenzione. Era già impegnato con il librettista Domenico Gilardoni nella stesura de “Il diluvio universale”, opera a cui teneva molto e per la quale aveva “faticato assai”; “I pazzi per progetto” era destinata ad una serata organizzata in suo onore. Il 6 febbraio 1830, al Teatro “San Carlo”, la farsa “riuscì brillantissima” , tanto che rimase in cartellone fino al 1845.

E’ l’unica opera di Donizetti dedicata alla pazzia, ma in chiave esclusivamente comica e si riallaccia ad una tradizione di spettacoli assai popolari nella seconda metà del Settecento, inaugurata da “L’arcifanfano, re dei matti” di Carlo Goldoni: il manicomio era l’allegoria della pazzia di ogni giorno

L’azione si svolge a Parigi, in un ospedale di pazzi, il cui direttore, Darlemont, ha una nipote, Norina, sposata con Blinval, colonnello dei Dragoni. La lontananza dell’uomo dall’amata sposa, per ragioni militari, e la reciproca gelosia, sono le cause di un susseguirsi di azioni, nel momento in cui i due si incontrano di nuovo.

Informazioni: Ufficio Cultura del Comune di Ostra 071.7980606; prenotazioni: Fototecnica Ubaldi 071.68079.