MONZA. 21 APR. Non c’è accordo tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario riguardo l’ assegno di mantenimento mensile.
La parola, ora, spetterà al Tribunale di Monza, che a febbraio 2014 aveva sciolto l’unione tra i due non entrando ij merito alla parte economica stimata a “ a sei zeri”.
Proprio oggi i legali di Berlusconi e della Lario sono comparsi davanti ai giudici di pace, per un’udienza per dipanare il contenzioso.
Proprio nei mesi scorsi le parti avverse avevano consegnato già le memorie e le repliche e, a partire da oggi, il collegio avrà tempo 60 giorni per definire i risvolti economici che fino ad ora non ha mai trovato un’intesa.
La Lario, in sede di separazione, si era vista riconoscere ben tre milioni al mese di alimenti e il Berlusconi che aveva ottenuto un dimezzamento pari a un milione e 400 mila euro al mese.
Veroni Lario, al secolo Miriam Bartolini, per chiudere la faccenda aveva chiesto, all’ex marito, a titolo di buonuscita, una cifra calcolata sulla propria aspettativa di vita, di quasi mezzo miliardo di euro.
Proposta, non accettata dall’ ex premier in quanto ritenuta “esagerata” e “sproporzionata”, non è stata accettata.
Ora, tra un paio di mesi, la parola spetterà al Tribunale monzese che metterà fine ad una relazione cominciata nel 1980.
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