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Long Term, l’esperienza del marchigiano Volpini al Ministero della Salute

Volpini
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ANCONA 13 LUG. Long-Term Care. In altre parole, cronicità, ma con qualcosa in più. Non è solo un cambio di terminologia, ma di approccio clinico, per passare dalla centralità della malattia a quella della presa in carico del paziente. È questo il concetto chiave al centro dell’evento dedicato ai professionisti dell’assistenza a lungo termine organizzato l’11 e il 12 luglio presso il Ministero della Salute da Italia Longeva e a cui è intervenuto anche il Presidente della Commissione Sanità della Regione Marche, Fabrizio Volpini, che ha portato il saluto del Presidente Ceriscioli e ha illustrato l’attività della Regione Marche rispetto alle problematiche della cronicità.
“Quando si parla di anziani e di longevità, le Marche non possono mancare – spiega Volpini –, sia perché è di gran lunga la regione più longeva d’Italia, sia perché con l’Inrca, unico istituto italiano di ricerca sull’anziano, insieme all’Università Politecnica delle Marche, sono fondamentali partners di Italia Longeva, la rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva”.
Proprio Italia Longeva, guidata dal professor Roberto Bernabei, Direttore del Dipartimento di Geriatria, Neuroscienze e Ortopedia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, è stata promotrice, insieme all’Irccs Inrca e alla Sigg, Società italiana di gerontologia e geriatria, di questa prima iniziativa dedicata al tema dell’assistenza a lungo termine.
“Che il tema affrontato qui sia di fondamentale importanza va da sé, anche perché – illustra Volpini – basti pensare che le cure complessive del Long-Term Care assorbono l’80% delle risorse sanitarie. E per una Regione come la nostra che, come importante mandato di governo, si è data di uscire da una logica ospedalocentrica, fondata sulla centralità culturale ed organizzativa della malattia, per adottare una visione, in risposta alla mutata demografia epidemiologica, incentrata sui bisogni assistenziali della persona malata e, dunque, sulla presa in carico – modalità tipica del setting della medicina del territorio e delle cure primarie –, anziani, non autosufficienza e cronicità sono le nuove emergenze sanitarie. Emergenze a cui bisogna dare risposte appropriate ed adeguate, in primis per rispetto dei pazienti, oltre che per compatibilità di sistema.
Su questa strada, come Regione – prosegue il Presidente della Commissione Sanità –, ci stiamo muovendo con atti amministrativi importanti, come l’accordo siglato con le oss dei medici di Medicina generale. Si tratta, quindi, di un vero e proprio cambio di paradigma, che passa dalla centralità della malattia a quella della presa in carico. E, da tale punto di vista, questa due giorni a Roma è un’occasione molto interessante, ricca di spunti e proposte, grazie agli autorevoli interventi di esperti del Ministero della Salute e delle professioni”.