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Lotta ai furti, tre arresti in provincia di Pesaro Urbino

PESARO URBINO 27 GEN.  Personale della Polizia di Stato, in servizio presso la Sezione Volanti della Questura di Pesaro, ha denunciato in stato di libertà due stranieri ed un cittadino italiano per vari reati.

L’attività è riconducibile ai servizi di controllo che quotidianamente la Polizia di Stato svolge in questo territorio, in particolare per il contrasto ai furti in abitazione, servizi che nell’ultimo periodo sono stati ulteriormente potenziati su disposizione del Questore Antonio Lauriola. In tale contesto l’attenzione dell’equipaggio di un’autopattuglia, che si trovava a transitare in questa Strada Montefeltro, veniva attirata da una vettura Volkswagen Polo di passaggio, con tre uomini a bordo.

Gli Agenti, richiesto il supporto di una seconda pattuglia, decidevano quindi di procedere al controllo del veicolo e dei suoi occupanti, poi identificati per un cittadino albanese di anni 22, residente nell’entroterra pesarese, che si trovava alla guida, un italiano di anni 21 ed un cittadino marocchino 22enne, residente nell’entroterra di Cattolica, entrambi residenti nella zona di Cattolica. Piochè i tre, tutti già noti alle Forze dell’Ordine, alla vista dei poliziotti palesavano un evidente nervosismo, si riteneva opportuno approfondire l’accertamento, anche effettuando perquisizioni sulle loro persone e sulla loro vettura.

Venivano così rinvenuti nell’abitacolo, uno storditore elettrico tipo taser occultato sotto le sembianze di un cellulare I – Phone, due coltelli a serramanico ed un piede di porco, quest’ultimo nascosto all’interno dell’alloggio della ruota di scorta. Inoltre sul cittadino marocchino veniva rinvenuto un blocchetto di hashish del peso di circa 2,5 gr., motivo per il quale questi veniva segnalato alla Prefettura di Pesaro.

In particolare il teser risultava essere uno strumento estremamente pericoloso in quanto in grado di produrre potentissime scariche elettriche, con effetto incapacitante sul sistema neuromuscolare delle persone. Tutto il materiale recuperato veniva sequestrato.

Conseguentemente i due stranieri venivano denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per i reati di porto di strumenti atti ad offendere, in relazione al possesso dei due coltelli e del teser, a loro riconducibili sulla base delle verifiche esperite nella circostanza (il teser veniva ricondotto al cittadino marocchino in quanto occultato all’interno della tasca dello sportello anteriore destro, in corrispondenza del posto da lui occupato). Infine il cittadino albanese veniva anche denunciato in stato di libertà per il possesso ingiustificato di strumento atto allo scasso (ovvero il piede di porco).

La posizione dei tre soggetti è attualmente in fase di valutazione da parte della Divisione Anticrimine della Questura, ai fini dell’adozione di eventuali misure di prevenzione, come ad esempio il Divieto di Ritorno nel Comune di Pesaro.

I servizi di controllo proseguiranno con la medesima intensità, anche nel prossimo periodo.

Infine, personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Urbino ha effettuato numerosi controlli presso abitazioni e parcheggi dell’Ospedale Civile di Urbino, anche in questo caso nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina e la criminalità in genere. Sono state controllate complessivamente 34 persone. Le verifiche hanno riguardato, oltre ai citati parcheggi, anche abitazioni private situate in località Canavaccio e Urbino 2.

Sono state contestate infrazioni per attività abusive di parcheggiatori a cinque cittadini stranieri, con il sequestro delle somme di denaro percepite da tali attività nel corso della giornata (oscillanti per ognuno, in media, fra i 60 ed i 90 euro giornalieri).

In particolare un cittadino nigeriano residente a Sassocorvaro è stato identificato e controllato per tre giorni consecutivi, con contestuale sanzione amministrativa e sequestro del provento dell’attività di parcheggiatore abusivo. Nei confronti dello stesso, nel gennaio 2016, era già stata avviata a cura della Questura di Pesaro, la pratica per l’applicazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Urbino, in quanto, sorpreso sempre nell’atto di svolgere tale attività, aveva appalesato una certa aggressività nei confronti degli agenti.