ANCONA. 23 SET. Tecnologia e futuro sono due sostantivi che sentiamo spesso ricorrere intorno a noi. E non potrebbe essere altrimenti, considerando che ci ritroviamo a vivere uno dei momenti più floridi dal punto di vista dell’evoluzione della società, dovuta soprattutto all’esplosione di Internet e ad una serie di servizi che, sempre più spesso, stanno migrando dall’analogico al digitale.
L’università virtuale
Per dare uno sguardo al futuro non serve volare con la fantasia, dato che oggi sono già disponibili e operative alcune piattaforme didattiche particolarmente tecnologiche. È il caso, ad esempio, degli atenei telematici che offrono la possibilità agli studenti di frequentare le lezioni sulle piattaforma di e-learning: si tratta di vere e proprie aule digitali raggiungibili dal proprio pc o dal proprio smartphone. Questi atenei hanno conosciuto un boom negli ultimi anni e non si sono fermati al solo ambito digitale ma hanno aperto molte sedi fisiche distaccate. Un esempio di questa tipologia di ateneo nella nostra regione potrebbe essere l’università di Ancona Unicusano che ha rivoluzionato la didattica consentendo di frequentare online le lezioni recandosi preso la sede solo per sostenere gli esami.
I simulatori di paziente e la medicina del domani
Fra le novità più entusiasmanti nel campo della didattica e della formazione universitaria, troviamo innanzitutto la congiunzione fra robotica e medicina: un obiettivo che da tempo viene curato con particolare attenzione e che un domani vedrà la possibilità di impiantare arti meccanici nei pazienti sofferenti di disabilità. Oggi, però, la robotica è destinata ad invadere soprattutto le aule universitarie delle facoltà di medicina: in Italia è infatti in fase di progettazione un set di manichini robot che potranno essere utilizzati dagli studenti e dagli specializzandi in medicina per fare pratica sul campo. Essendo dei veri e propri automi, le operazioni sui manichini saranno molto più interattive che in passato, e daranno sicuramente una svolta alla preparazione di molti medici del domani.
Lezioni in inglese e nuovi master tecnologici
Tradizione e modernità: chi l’ha detto che non possono andare a braccetto? Pur non trattandosi di vere e proprie novità hi-tech, va comunque sottolineato che nel nostro Paese si sta cercando di dare una svolta all’insegnamento, preparando i ragazzi per le professioni del domani. Un esempio? Il tentativo di rendere l’inglese protagonista, non dedicandogli un corso ma utilizzandolo per tutte le lezioni degli atenei. Come non sottolineare, poi, la nascita di nuovi master tecnologici, come ad esempio il master in robotica e odontoiatria digitale?
