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MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA, STRETTA COLLABORAZIONE MARCHE-MARINA MILITARE

marina_militareANCONA 4 FEB. La Regione Marche e la Marina militare hanno firmato un accordo di collaborazione per l’attuazione del Piano di azione della Strategia della macroregione adriatico ionica. L’intesa riguarda l’avvio di partenariati nel settore marittimo: crescita sostenibile dell’economia marina e marittima (economia blu), trasporti, energia, sicurezza, protezione dell’ambiente marino e turismo sostenibile. L’accordo è stato siglato – presso il Comando delle Scuole della Marina militare di Ancona – dall’ammiraglio di squadra Salvatore Ruzittu (comandante delle scuole) e dall’assessore regionale Paola Giorgi. “Regione Marche e Marina militare lavorano insieme per garantire sicurezza e sviluppo alla comunità regionale – evidenzia l’assessore Giorgi – La cornice internazionale, all’interno della quale l’intesa viene siglata, rafforza, ancor più, il valore simbolico e quello sostanziale della collaborazione. Ancona ospita  il segretariato permanente dell’iniziativa adriatico ionica, su decisione dei governi degli otto Paesi aderenti. Un’articolazione importante dello Stato italiano, qual è la Marina militare, che ad Ancona ha sempre svolto un prestigioso ruolo di servizio alla Nazione, si mette ora a disposizione delle istituzioni per affiancare ai propri compiti di presidio della sicurezza dei mari, quelli volta a favorire un’integrazione tra i popoli e una crescita solidale del benessere comune”. I settori disciplinati dall’accordo di collaborazione sono destinati a svolgere un ruolo cruciale per la creazione di posti di lavoro e il rilancio dell’economia regionale. Nell’ambito della cooperazione delineata dalla Strategia macroregionale, Regione e Marina hanno individuato aree di comune interesse relative alle questioni marittime. Settori che coinvolgono la formazione, l’istruzione, l’educazione digitale, la difesa cibernetica, la cultura del mare e lo sport, la ricerca, l’innovazione, la progettazione, l’industria, la salvaguardia ambientale, la sicurezza marittima, la tutela del territorio e del mare. Collaborazioni che coinvolgeranno i distretti tecnologici regionali, le grandi e le piccole medie imprese, gli enti di ricerca (Università e Cnr), le istituzioni regionali, le organizzazioni governative e non (Ong, Onlus), in stretta connessione con le corrispondenti realtà nazionali o di altri Stati. In base al Codice dell’ordinamento militare, le Forze armate forniscono il proprio contributo nei campi della pubblica utilità, tra i quali rientrano anche gli interventi sull’ambiente marino, il monitoraggio delle acque, le attività di ricerca ambientale marina.