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MARCHE, ARRIVANO “LE PAROLE DELLA MONTAGNA”

Monti Sibillini

monti_sibilliniANCONA 21 LUG. “Il programma ricco e articolato, dai contenuti profondi e mai scontati, incardinato in ambientazioni suggestive e affascinanti tra i monti Azzurri, i Sibillini, il cui panorama spazia dalla montagna al mare, rende il Festival ‘Le parole della Montagna’ un evento unico e prezioso per le Marche”: con soddisfazione, l’assessore regionale Fabrizio Cesetti, ha presentato questa mattina in Regione la kermesse che si svolge nel borgo di Smerillo nell’ultimo fine settimana di luglio. “E’ la sesta edizione di un appuntamento che ho visto nascere ed è diventato sempre più importante a dimostrazione di aver centrato l’obiettivo – ha rimarcato Cesetti – non a caso è stato inserito tra le offerte culturali di pregio della Regione per Expo2015, vetrina eccezionale di promozione nel mondo. E’ poi incluso nell’elenco degli eventi culturali nazionali sul portale verybello.it ed ha ricevuto il riconoscimento “Premio Basilio Mosca”. La formula della sua unicità è nella filosofia dell’evento: dare voce ai nostri luoghi, alla montagna in questo caso, che racchiude paesaggio e storia, spiritualità, bellezza, cultura e laboriosità della nostra gente. Così gli appuntamenti, poliedrici e pieni di sfaccettature, spaziano dall’arte alla letteratura, filosofia, poesia, cinema, fotografia con grandi nomi che si riuniscono nel piccolo borgo dal panorama mozzafiato in occasione della kermesse. Nel segno della qualità culturale – ha aggiunto – questo festival è di promozione e attrazione turistica per i comuni dell’entroterra marchigiano, scrigni da valorizzare e far conoscere. Sono quindi tanti i motivi che ci spingono a sostenere con convinzione l’iniziativa frutto dell’impegno civile degli amministratori, che ringraziamo, volontari civili che difendono il territorio e lo rianimano”.
Festival che è “il frutto di un azzardo” per il direttore artistico, Simonetta Paradisi, che ha raccontato la filosofia del festival che si tiene nella “cittadella della poesia”, abitata da solo 50 anime e fuori dalle consuete rotte del turismo. “Lo sguardo del Festival è poliedrico, come le tante sfaccettature che compongono la vita umana. Partendo dal concetto della sacralità della montagna, che in tutte le culture e nelle più remote civiltà è luogo di incontro con il divino, il festival vuole dare voce alla montagna che parla non solamente di escursionismo, natura, conquista di vette, ma suggerisce un valore simbolico capace di aprire alla trascendenza. Ci si allontana così dall’esperienza di ascensione alla vetta come mera prova di forza, conquista, impossessamento, per parlare dell’esperienza personale dell’individuo che nel vivere l’esperienza dell’ascesa, si apre ad un cambiamento che permette il ricongiungimento con il proprio centro, con il divino che è in lui”.

IL PROGRAMMA:
Ogni anno viene messa a tema una parola suggerita dalla montagna: quella dell’anno 2015 sarà il “vuoto”, come condizione previa per raggiungere qualsiasi tipo di pienezza. Le accezioni principali saranno investigate da cercatori spirituali e studiosi che tematizzeranno il concetto di “vuoto” per condividerlo con i partecipanti.
Apre la kermesse, il 23 luglio, un atteso appuntamento con l’alpinista Daniele Nardi che, di ritorno dalla sua avventura sul Nanga Parbat, racconterà l’emozione di essere “in vetta al mondo”. Nei due giorni-clou del Festival, 24 e 25 luglio, si susseguiranno molti approfondimenti. Venerdi 24 luglio padre Giovanni Belloni, missionario PIME, parlerà della folgorazione contemplativa in un ashram cristiano in India (“Quando il vuoto parla al cuore”), il monaco-alpinista buddhista, Massimo Shido, del monastero buddhista di Scaramuccia (Orvieto) tematizzerà vuoto e Zen (“Arrivati in cima, continuare a salire”), il prof. Marco Bersanelli, astrofisico, docente all’Univ. di Milano, nella cornice notturna della rocca di Smerillo, dialogherà con il poeta Davide Rondoni sulla “Fantasia del vuoto e del pieno”. Proseguiranno sabato 25 luglio, il biblista carmelitano padre Roberto Fornara, sul “Vuoto nella mistica”, il prof. G. Pasqualotto, docente di Estetica e Filosofia delle culture all’Univ. di Padova, con L’esperienza della montagna tra oriente e occidente”, e lo speleologo-documentarista, Tullio Bernabei con “Geografi del vuoto”. ​
Faranno da corollari all’intero programma la presentazione del libro di Giorgio Tassi “Io, Aquila”, un corso di fotografia (“de-scrivere” il vuoto), dei laboratori (Art&Dance Therapy, SoulCollage, Meditazione) ricerche musicali, mostre di pittura ed una sezione speciale tutta dedicata ai bambini. Un agorà poetico segna l’evento di eccezionale pregio per la manifestazione: grandi nomi della poesia contemporanea si riuniscono a Smerillo durante le giornate di festival, per condividere riflessioni sul tema del vuoto, proporre laboratori e scrivere versi poetici.
Particolare rilievo hanno le escursioni montane, organizzate nelle domeniche 19 e 26 luglio, alla scoperta dei luoghi più inesplorati dei Monti Sibillini ed arricchite con sorprendenti spettacoli, che diventano esperienza personale dell’ascendere e producono sensazioni ed emozioni, che vanno ben oltre la mera percezione fisica. Appuntamento di prestigio quello con il cinema, che quest’anno propone film vincitori del Trento Film Festival: Ninì di Gigi Giustiniani, Coming of age di Teboho Edkins (21 luglio) e Into the mind di Dave Mossop e Eric Crosland (25 luglio).

LE DATE:
19 luglio 2015 – escursione sui Monti Sibillini
dal 20 al 22 luglio 2015 – “Aspettando il Festival” a Montefalcone App.no, con laboratori e cinema
dal 23 al 25 luglio 2015 – Festival “Le Parole della Montagna” a Smerillo
26 luglio 2015 – escursione sui Monti Sibillini