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Marche In Vino Veritas, 4 mila degustazioni e 30 cantine presenti

Marche In Vino Veritas

Si è conclusa brillantemente la prima kermesse sul vino regionale marchigiano. La tre giorni, che si è tenuta nel borgo storico di Offida, ha potuto contare sulla partecipazione di oltre 30 cantine, nei banchi di degustazione e di circa 4 mila degustazioni nelle due giornate della manifestazione aperte a a tutti.

La grande novità di Marche In Vino Veritas è stata rappresentata dalla presenza per la prima volta nello stesso evento, dei due consorzi vinicoli marchigiani, nord e sud. L’unione fa la forza e Offida è stata il baricentro di questa nuova sinergia regionale che ha avuto il vino come comune denominatore.

Dopo il primo giorno (8 agosto), dedicato ai professionisti del settore, con un convegno sui 50 anni della Doc marchigiana e due verticali sul pecorino e sul verdicchio, il 9 e il 10 agosto, l’evento è stato aperto a un pubblico più vasto.

In tanti hanno risposto alla chiamata, cogliendo l’opportunità di passeggiare tra le vie del borgo storico di Offida degustando il meglio del vino che la Regione Marche può vantare, accompagnato dai piatti dei migliori chef locali con formula street food o il classico menu. L’organizzazione della manifestazione è stata curata, nei minimi dettagli, dall’Associazione Picenum Tour, in collaborazione con il Comune di Offida.

“Siamo entusiasti del successo di questa prima edizione di Marche In Vino Veritas – commenta l’Assessore Roberto D’Angelo – da tempo pensavamo a una manifestazione di questa portata, dedicata al vino e ai suoi sapori, per dare risalto all’anima multiforme della viticultura e dell’enologia marchigiana. Le presenze, registrate a Offida in questi 3 giorni, ci hanno dato ragione”.

“Marche In Vino Veritas – conclude il Sindaco Valerio Lucciarini – è stato un evento istituzionale che ha valorizzato un territorio intero. Ciò è stato possibile grazie alle giuste sinergie messe in campo. A mio avviso, oggi più che mai, per la promozione e il benessere della Regione Marche, diventa fondamentale superare i campanilismi e occorre andare tutti verso una direzione comune, un obiettivo comune. Solo così possiamo essere competitivi”.