Home Economia Economia Ancona

Meeting di Rimini, presenza importante delle Marche

Si è concluso, con l’ultimo giorno del Meeting, il ciclo di incontri presso lo stand delle Marche con i Comuni del Cratere e con le imprese che hanno beneficiato dei bandi emanati dalla Regione grazie ai fondi aggiuntivi dell’Unione Europea per il sisma del 2016.

“L’incontro di sabato scorso, avvenuto proprio nel giorno che ricorda le terribili scosse del 24 agosto 2016, ci ha dato l’occasione – ha affermato l’Assessora Bora – per riportare l’attenzione sul tema della ricostruzione che è completamente sparito dal dibattito politico parlamentare. Abbiamo le risorse economiche grazie alla sensibilità della Comunità Europea ed al grande lavoro della Regione Marche – continua l’Assessora Bora – ma occorre ancora tanto per coordinare le azioni ai vari livelli di governo. I comuni dell’area del cratere, infatti, hanno oggi più che mai bisogno di risorse umane con le necessarie competenze per gestirei fondi assegnati e realizzare le nuove infrastrutture indispensabili per poter ripartire e scongiurare lo spopolamento delle aree”. I progetti di oggi testimoniano la centralità delle imprese sociali in una visione globale che parte dal dramma del terremoto per ripartire e migliorare, innovando, i servizi offerti alla popolazione. Con questo bando sono previste circa 80 nuove assunzioni di soggetti che saranno impegnati nella realizzazione, nell’area del cratere, dei 19 progetti finanziati. Il progetto “C.O.M.E. A. C.A.S.A.” (Centro Orizzonte Metodi Educativi Analisi Comportamentale Applicata Sindrome Autismo) è stato presentato da Marcello Naldini della cooperativa il Faro di Macerata che si avvarrà del supporto dell’Università Politecnica delle Marche per testare nuovi modelli di cura e assistenza che verranno sviluppati sfruttando le nuove tecnologie. Grazie all’utilizzo delle tecnologie informatiche verranno studiati nuovi algoritmi e verranno raccolte informazioni sul comportamento dei bambini autistici. Anche la Clementoni è coinvolta nel progetto con il compito di studiare nuove applicazioni ludiche per migliorare l’interazione con questi bambini. Il modello di servizio proposto sarà valutato dalla HUMAN FOUNDATION di Roma, associazione no profit impegnata nella diffusione delle culture sociale e nella valutazione e misurazione dell’impatto sociale. Il progetto “DaiInsieme Parchi Turistici Solidali” è un progetto di integrazione sociale che ha l’ambizione di recuperare alcune aree paesaggistiche oggi abbandonate nella provincia di Ascoli Piceno (Pianoro San Marco, Parco Borgo Rocchetta e Arquata del Tronto). Il progetto è stato proposto da una aggregazione di tre cooperative, Dai, La Primavere e Servizi Diversi, con sede ad Ascoli Piceno. Il recupero sarà fatto coinvolgendo soggetti svantaggiati che si occuperanno della pulizia e del mantenimento delle aree verdi e dell’erogazione di vari servizi che verranno offerti ai visitatori del parco, come ha affermato il rappresentante della cooperativa Dai, Giacomo Piattoni. Il progetto prevede il ripristino di spazi dedicati alle attività sportive e anche ad altre attività ludiche e di svago fruibili anche da parte delle persone con disabilità. Il progetto è stato sviluppato in sinergia con le associazioni rappresentative dei cittadini di quel territorio che diventeranno i primi fruitori ma anche gli stessi promotori del parco. Il progetto ha l’ambizione di realizzare anche una piattaforma smart per la cogestione e la fruizione del parco DaiInsieme. Verrà infatti realizzato un apposito spazio web che i cittadini potranno utilizzare per offrirsi come volontari, secondo le loro competenze, per la gestione del parco e ricevere in cambio, come controprestazione, la possibilità di usufruire dei servizi di svago e intrattenimento del Parco. Un servizio innovativo che prende spunto da concetti quali blockchain, bitcoin, tokendi cui sentiremo molto parlare nel prossimo periodo di programmazione dei fondi europei 2021-2027. Nell’ incontro di chiusura di sabato pomeriggio si è parlato di delocalizzazione delle attività produttive ed economiche ed in particolare sono state raccontate due toccanti esperienze per la nostra comunità marchigiana: la ripresa dell’attività del Ristorante Duilia a Sant’Angelo in Pontano e la riapertura dell’asilo nido di Sarnano. “Il racconto di queste due belle storie – afferma l’Assessora Manuela Bora – ci ha dato l’opportunità di mettere in evidenza come tutte le pratiche di cui alla ordinanza 408/2016 sono state concluse con la delocalizzazione di oltre 300 attività nelle zone del terremoto”. Toccanti sono state le parole della Signora Duilia che, a 90 anni, ancora dirige e lavora nella “sua cucina” preparando a mano tagliatelle, cappelletti e coratella. Le sue parole hanno emozionato il pubblico presente: “Dopo la distruzione del mio ristorante mi sentivo vuota, distrutta dentro e fuori proprio come il mio ristorante” dice Duilia, ed ora “grazie alla Regione Marche, e al Comune, finalmente ho ripreso a vivere e state certi che la mia famiglia non abbandonerà mai e poi mai il mio comune, il mio territorio”.  Il Sindaco di Sant’Angelo in pontano, Vanda Broglia, ha voluto evidenziare l’importanza delle attività produttive ed in particolare del ristorante Duilia che in questi mesi estivi ha portato numerosi turisti e visitatori da tutta la regione ma anche da fuori regione. Il Sindaco ha evidenziato come non si può fare assolutamente a meno del commercio che è l’anima di un Comune e che evita lo spopolamento e l’abbandono. Dopo la signora Duilia sono intervenuti il Sindaco del Comune di Sarnano Luca Piergentili, il Vice-Sindaco Franco Ceregioli e l’Assessore Stefania Innamorati, insieme alla responsabile del locale asilo nido Alice Moretti, i quali hanno messo in evidenza l’importanza della ricostruzione dell’Asilo per la Comunità di Sarnano. La delocalizzazione dell’asilo è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra pubblico e privato ed è stata una scelta di grande importanza ed impatto per la comunità della città di Sarnano. Sarnano è il comune dove sono state già ricostruite tutte le scuole e quindi si ricomincia a vivere ed a trattenere le famiglie in loco anche se ancora c’è molto da fare – pensiamo ai numerosissimi immobili ancora da ricostruire – ma le basi ci sono tutte per ricominciare. Gli amministratori hanno evidenziato che i problemi da affrontare sono molti ma solo se la comunità fa sistema con il pubblico e il privato, si può continuare a ricostruire, come è stato fatto con le scuole. La responsabile dell’asilo nido ha evidenziato come la struttura, che può resistere ad un sisma del nono grado, può accogliere fino a 14 bambini in tranquillità e sicurezza. La giornata si è conclusa con la toccante testimonianza, fuori programma, di Luca che ha raccontato del suo incontro con la comunità di Visso, a distanza di pochi giorni dal terremoto. Luca fa il macellaio a Rimini e, dopo il sisma di tre anni fa, aveva organizzato, con i membri della sua associazione, una cena di beneficienza per raccogliere fondi per i terremotati delle Marche. È poi venuto a Visso per consegnare il frutto di questa donazione agli abitanti in un incontro che lo ha profondamente toccato, tanto che oggi, ha affermato, “da questa grande tragedia è nata una grande amicizia con alcune famiglie di questo territorio”.