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MONTELAGO CELTIC FESTIVAL, LA CARICA DEI 20 MILA PER UNA FESTA FANTASTICA

Montelago Celtic Festival

Montelago day 2 (19)ANCONA 3 AGO. Come Frodo, il protagonista del Signore degli Anelli di Tolkien, distrugge l’anello del potere, sconfiggendo le forze del male, anche Montelago Celtic Festival vince sulla vuotezza, sulla noia, sul disorientamento della società, sulla burocrazia e sulle “calamità”.

Nella Terra di Mezzo di Taverne di Serravalle di Chienti (Mc) – altopiano di Colfiorito – la rassegna di musica e cultura celtica numero uno d’Italia fa risplendere il sole ed è, ancora una volta, festa fantastica. Gli Umbri e i Marchigiani, miti come le colline che li circondano, gli Hobbit dell’Appennino capaci di inaspettati picchi come le pareti dei Sibillini, diventano i custodi più veri di un mondo dalla vocazione fantasy dove, da tempo immemore, fiabe e superstizioni seguono trame comuni all’Epos del Nord Europa, tra danze vorticose, folletti dispettosi, fate e indomabili guerrieri. Pronti ad accogliere, coroncine di fiori in testa, scudi di legno in mano, chi viene da lontano, i forestieri, in un clima di pace e di armonia.

In questa 12ª edizione gli organizzatori di Arte Nomade confermano 20 mila presenze.

Sono arrivati da tutta Italia e dai Paesi europei, soprattutto anglosassoni, dell’Est e anche dalla Francia con la voglia di immergersi per due giorni in un “altrove” e ritrovare, in mezzo alla natura incontaminata, un po’ di quel perduto spirito comunitario.

Musica, rievocazione storica, fantasy, sport. Spettacolo ed emozioni con i grandi fuochi, l’avvincente battaglia degli eserciti, i 12 matrimoni celtici, gli attesi giochi del tiro alla fune e del lancio del tronco e della pietra, il torneo di rugby a 7, il Flowers of Montelago, patrocinato dalla Federazione Italiana e vinto dal Cus Perugia. E ancora: 6 seminari, un convegno, lezioni e letture partecipatissimi sull’universo Fantasy nella Tenda Tolkien, il luogo del sapere, cuore culturale della manifestazione, decine di stage di higland bagpipe, arpa celtica, chitarra acustica celtic style, arcieria, scherma e danze antiche, corsi dell’Accademia Artigianato con tanto di mercato celtico, passeggiate guidate alla scoperta del territorio, attività all’aria aperta, ingresso dall’alto in parapendio tandem.

Senza dimenticare la musica, per un totale di 17 concerti e 36 ore di musica no-stop, con i migliori gruppi della produzione europea che unisce le sonorità della tradizione con le nuove tecnologie musicali, da vero palcoscenico del più significativo celtic folk revival.

Migliaia le tende montate da chi ha approfittato del Festival per una vacanza alternativa.

Il raddoppio dell’area camping e l’incremento del 10%, già dal 2013, degli arrivi del venerdì testimonia la voglia di restare e l’appeal della rassegna nei confronti di un pubblico eterogeneo, fatto non solo di giovani ma anche di adulti e famiglie con bambini.

Perché Montelago è il motore che innesca una magia trascendente, mentre la fantasia ritrova quello spazio che sempre meno ha nel mondo di tutti giorni. È la passione dei volontari che promuovono l’accoglienza e che con l’aiuto della Protezione civile, delle Forze dell’Ordine e dell’Asur garantiscono tranquillità, prevenzione e sicurezza.

È la coscienza dell’esercito “green” che, insieme al Cosmari, tutela l’ambiente con la raccolta differenziata, sempre migliore. È il Festival di tutti e per tutti, il ritrovo di un Popolo, la bellezza di una comunità fatta di esperienze trasversali e di mille colori, unita ogni volta sotto le stesse stelle.