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Normativa rimborso Tari, poca chiarezza e tanta confusione

AnconAmbiente

Il Comune di Ancona ha incontrato le Associazioni Marchigiane dei consumatori Adiconsum, Adoc e Federconsumatori dichiarando la propria intenzione di adeguarsi a quanto indicato dalla Circolare MEF del 20.11.2017 rivedendo il regolamento per la definizione della tariffa TARI del 2018. Per gli anni che vanno dal 2014 al 2017 il Comune di Ancona, rappresentato dal sindaco Valeria Mancinelli e dall’Assessore Fabio Fiorillo, attende una definizione normativa che permetta di avere certezza nelle modalità e i tempi di rimborso. Soluzione normativa che si rende necessaria per evitare interpretazioni diverse che possano essere fonte di ulteriori contenziosi e che valga per tutto il territorio nazionale.

Le parti hanno convenuto di sollecitare il Governo, anche attraverso l’ANCI e il livello Nazionale delle Associazioni dei Consumatori, ad emanare una normativa che favorisca un agevole riconoscimento del diritto al rimborso dei cittadini. A tal fine le Associazioni dei Consumatori sensibilizzeranno i parlamentari marchigiani a prendersi in carico  tale  problematica che coinvolge tantissime famiglie nella nostra Regione e in tutto il territorio nazionale.

Il problema dei rimborsi riguarda le famiglie che hanno pertinenze alle  abitazioni alle quali è stata applicata la quota variabile della TARI il cui calcolo alla luce della recente circolare risulta essere erroneo.

Le Associazioni dei Consumatori, in mancanza di un impegno del Governo a dare certezza di diritto in materia, saranno costrette a tutelare i cittadini che richiedono assistenza, seguendo l’unica strada attualmente percorribile che è quella dell’inoltro della domanda di rimborso al Comune e in caso di risposta negativa, il successivo ricorso alla Commissione tributaria. Anche per tale ragione, le Associazioni dei Consumatori ribadiscono la necessità di una soluzione normativa che consenta di rendere celeri e certi i tempi e non onerose le procedure per il rimborso evitando che i cittadini debbano ulteriormente essere penalizzati da iter problematici per vedere riconosciuti i propri diritti.