ROMA. 6 MAG. Oggi, 6 maggio, è il “ No diet day ” contro l’ossessione del peso.
Per un giorno anche i più fanatici delle diete e della forma fisica dovrebbero prendersi una pausa, e chiedersi se vale la pena di fare tutti quei sacrifici.
L’iniziativa, dell’ International No Diet Day, è nato quasi 25 anni fa e vuole ricordare fermamente al mondo intero come il 6 maggio forse sia meglio avere un approccio più leggero nei confronti del proprio corpo e di un’eventuale dieta.
L’idea del No diet day è nata nel 1992, ad opera di Mary Evans Young, fondatrice dell’associazione Diet Breakers ed ex anoressica.
E’ lei stessa a raccontarlo in uno dei suoi libri: “Ho deciso di passare all’azione dopo aver visto un programma televisivo nel quale certe donne si sottoponevamo anche ad interventi chirurgici pur di ridurre il peso e, fatto ancor più grave, dopo aver saputo che una ragazza di 15 anni si era suicidata perché veniva presa in giro in quanto era grassa”.
La prima edizione della giornata del No diet day è stata un pic nic ad Hyde Park a Londra, poi spostato a casa della Evans a causa della pioggia, ma già dall’anno successivo la giornata è stata celebrata anche in Usa, Canada e Australia, tanto che alcune associazioni statunitensi chiesero a Evans di spostare la data dal 5 al 6 maggio per evitare sovrapposizioni con i festeggiamenti per il “Cinco de Mayo”.
La giornata vuole l’accettazione del proprio peso, la sensibilizzazione sulle discriminazioni a cui va incontro chi è sovrappeso, la consapevolezza della grande probabilità che le diete falliscano.
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