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Pd Marche, Cesetti a Pietrini: Divisioni interne danneggiano il partito

mauri

“Il nostro congresso ha senso solo se lo intendiamo come occasione propositiva di confronto e per sostenere quanto di buono ha fatto il governo regionale in questi anni. Abbiamo lavorato non bene, benissimo, in condizioni sfavorevoli, inedite, direi drammatiche, a partire dall’emergenza terremoto che abbiamo affrontato in maniera esemplare, per non parlare delle tante altre crisi che hanno colpito la nostra regione e che abbiamo ereditato; da quella del credito con Banca Marche, a quella dei distretti produttivi, a quella infrastrutturale, su tutte Aerdorica, alle quali con determinazioni ed efficacia il governo regionale, ha dato e sta dando le risposte attese. Il tutto senza dimenticare quanto fatto nella sanità, dove abbiamo dato risposte concrete con scelte precise ed investimenti mirati nell’esclusivo interesse del territorio e dei cittadini. Ora tutti insieme, uniti, sia pur nel rispetto delle legittime visioni personali, in questi ultimi diciotto mesi che ci separano dalle elezioni dobbiamo lavorare per continuare a servire il nostro territorio come merita”.

Così l’assessore al Bilancio della Regione Marche, Fabrizio Cesetti, risponde alle dichiarazioni apparse sulla stampa a firma di Paolo Petrini, candidato alle primarie del PD per la segreteria regionale.

“A Petrini – continua Cesetti – dico che le sue incomprensibili prese di posizione fanno male al partito, alle politiche regionali, alla politica stessa. È un esercizio inutile, non propositivo, anzi soltanto dannoso. Se vuole trasformare le primarie in un referendum sull’operato del presidente Ceriscioli e della sua giunta, si rassegni pure. Il giudizio c’è ed è assolutamente positivo. Ceriscioli sarà il nostro prossimo candidato ed il prossimo presidente della nostra regione”. Infine Cesetti, che ribadisce il suo sostegno a Gostoli proprio in nome di quell’unita di cui il partito ha assoluto bisogno, chiede a Petrini di “mettere in campo la sua importante esperienza per sostenere l’azione del governo regionale, per guardare ad un progetto ben più alto, che soffermarsi piuttosto su questioni minime, primarie comprese, che possono solo far del male e di non portare a nulla se non a sterili dibattiti interni di cui il nostro partito e la nostra regione non sentono certo il bisogno”.