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Pirata Stradale della A14 rintracciato dalla Polizia

Polizia

A seguito di minuziose e complesse indagini personale della Polizia di Stato in servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Fano (PU) ha individuato i responsabili di una grave omissione di soccorso e di fuga a seguito di un incidente stradale avvenuto nell’ultima settimana di ottobre, al km.164+900 Nord dell’A/14, nel territorio del Comune di Pesaro.

Lo scorso 17 ottobre, infatti, una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Fano interveniva per i rilievi di un incidente che vedeva coinvolta un’autovettura Vw Passat sulla quale viaggiavano due coniugi di origine rumena insieme al loro bambino di poco più di un anno.

In particolare l’auto, a seguito di un urto laterale con un altro veicolo, sbandava collidendo contro il guard-rail per poi rimbalzare verso il centro strada fino a fermarsi in contromano. A causa del violento impatto il bambino veniva sbalzato fuori dal lunotto posteriore e proiettato sulla strada. Trasportato presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Pesaro veniva trattenuto in prognosi riservata. L’altra vettura coinvolta nello scontro si allontanava dal luogo dell’incidente senza che gli occupanti prestassero soccorso.

Con i pochi elementi a disposizione gli investigatori della Polizia Stradale di Fano iniziavano un complesso lavoro di ricostruzione partendo dall’analisi delle telefonate di soccorso prevenute al 113 e rintracciando così un testimone poi risultato utile per la ricostruzione dei fatti.

Il successivo esame delle immagini registrate dalle telecamere che monitorano il traffico nel tratto interessato, permettevano agli Agenti della Specialità di individuare un’auto di colore scuro, con a buordo due persone, le quali, subito dopo l’impatto, qualche centinaio di metri più avanti, fermavano il loro mezzo e scendevano per controllarne la fiancata destra danneggiata dall’urto quindi, incuranti dei feriti, subito dopo risalivano a bordo e si allontanavano velocemente.

Il raffronto con i dati relativi ai veicoli in uscita dei vari caselli in direzione Nord e proprio attraverso la barriera di Pesaro forniva agli investigatori un riscontro su un’autovettura Audi dello stesso colore di quella succitata, che, pochi minuti dopo l’incidente, aveva lasciato l’autostrada al casello di Pesaro ed era stata fotografata dal sistema di video sorveglianza presente sulla Statale 16 all’altezza di Cattabrighe in direzione Nord. Risultava così possibile risalire al conducente, un 60enne veronese di professione imprenditore, che in un primo momento tergiversava, quindi ammetteva il suo coinvolgimento nel sinistro. L’uomo veniva quindi denunciato in stato di libertà per i reati di fuga ed omissione di soccorso, con conseguente sospensione della patente di guida da 18 mesi a 5 anni e decurtazione di 10 punti. Nella circostanza i poliziotti denunciavano in stato di libertà anche un settantenne ferrarese, che viaggiava come passeggero nell’Audi in questione, per il concorso nel reato di omissione di soccorso.