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Porto Ancona, Confartigianato: Necessaria nuova viabilità

Veduta area del Porto di Ancona

Dopo le continue richieste avanzate dalla Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, dalla categoria dei Trasporti, dal comparto Nautica, dal comitato territoriale di Ancona, pur in presenza di una convocazione per il prossimo 29 novembre del tavolo unitario costituito presso l’Autorità Portuale di Ancona, riteniamo non sia più accettabile il continuo aggravarsi della situazione, destinata a peggiorare con la stagione invernale, relativa alla viabilità portuale.

Da una parte gli imprenditori di Confartigianato, che lo ricordiamo a marzo dello scorso anno con una manifestazione di protesta dei trasportatori svolta dal porto per le vie della città di Ancona avevano denunciato il grave dissesto del sistema viario nella Zipa e nel porto e la mancanza di parcheggi per le auto e per i camion.
Ora – commenta Gilberto Gasparoni, segretario di Confartigianato Trasporti – dopo gli interventi sulla Flaminia in prossimità di Torrette e sul Bay pass, torna nuovamente sui problemi del traffico e della sosta dei veicoli nell’area portuale in particolare in Via Mattei che, per fortuna vede una crescita delle imprese della nautica di lusso, con l’ ampliamento dei capannoni industriali, ma si sono ridotti gli spazi destinati a parcheggio e lungo la Via Mattei alla Zipa il caos viabilistico e camionistico è diventato insostenibile.

E come se ciò non bastasse dopo nevicate del passato inverno le strade già dissestate sono diventate vere e proprie groviere, molto pericolose e sono causa di continui danni ai mezzi circolanti e di costante pericolo oltre che un pessimo biglietto da visita per quanti transitano per il porto di Ancona. Confartigianato Trasporti, ha sottolineato tale problematica chiedendo un intervento finanziario dell’AP per rimettere a nuovo le strade di ingresso e dentro al porto che sono impraticabili. Inoltre anche a fine agosto, in occasione di un tavolo riunitosi presso l’AP con la presenza del Comune e della Capitaneria di Porto è stato chiesto un forte impegni di tutte le Istituzioni, per il completamento del PRP di Ancona, in particolare per la manutenzione della rete stradale e per l’individuazione di aree da dedicare alla sosta dei veicoli dei lavoratori e del potenziamento del trasporti pubblico urbano.

Un impegno che si era assunto il Comune di Ancona che doveva entro settembre presentare un piano con proposte concrete, ma a tutt’oggi è rimasto tutto fermo. Ancora ferma è la demolizione della cosiddetta incompiuta presente nella nuova darsena che secondo il recente appalto di giugno, doveva essere demolito entro settembre e liberare piazzali per circa 10.000 ma di darsena da mettere a disposizione degli operatori portuali.
Crediamo che su queste questioni si debba operare con grande energia perchè il porto rischia di esplodere e le imprese non possono perdere ulteriori opportunità e subire gravi danni ai mezzi che debbono essere sottoposti a continue manutenzioni, ma anche per i rischi sempre maggiori di incidenti che potrebbero essere anche mortali, ma anche per una questione di sicurezza.

Se succedono incidenti anche leggeri – afferma Paolo Longhi Presidente di Confartigianato territoriale di Ancona – si rischia di bloccare l’unico accesso al porto internazionale di Ancona; se succedono incidenti gravi, sarebbe la paralisi totale. Una crescita quella della cantieristica e di attività di logistica indirizzata all’internazionalizzazione necessaria per le attività portuali che deve essere accompagnata con adeguate soluzioni per ampliare la quantità di parcheggi che già erano insufficiente prima. Ora invece ci sono file di vetture parcheggiate su ambi i lati sia nella strada interna della Via Mattei, dedicata alle imprese insediate nella zona, sugli spazi riservati ai TIR.
Serve per Confartigianato Trasporti & Logistica un nuovo piano regolatore portuale e del traffico ed dei parcheggi ed uno specifico stanziamento dell’AP per le manutenzioni delle strade interne e di accesso utilizzando i fondi pagati dagli autotrasportatori nei diritti di imbarco e sbarco.
Confartigianato annuncia che se, dal tavolo del prossimo 29 novembre, non ci saranno risposte concrete , sarà costretta a sottoporre agli imprenditori l’indizione di una manifestazione di protesta anche con il fermo dei mezzi.