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Problemi viabilità Zipa di Ancona, chiesto nuovo piano

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Confartigianato torna nuovamente sui problemi del traffico e della sosta dei veicoli nell’area portuale commerciale in particolare in Via Mattei che, per fortuna vede una crescita delle imprese.

Crescono infatti le attività nell’ambito portuale; crescono le opportunità per i cantieri minori con lo sviluppo della diportistica di lusso, si ampliano i capannoni industriali, si riducono gli spazi destinati a parcheggio e lungo la Via Mattei alla Zipa il caos viabilistico e camionistico aumenta a vista.
La denuncia è stata fatta da Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Trasporti a marzo dello scorso anno in occasione della manifestazione di protesta dei trasportatori con il TIR Day organizzata da Confartigianato e poi nuovamente a novembre che raccogliendo le istanze degli autotrasportatori ha rappresentato al Comune di Ancona ed all’Autorità Portuale la necessità di affrontare la questione parcheggi e traffico nella zona Zipa non solo per evitare disagi ma anche per una questione di sicurezza. Se succedono incidenti, anche leggeri si rischia di bloccare l’unico accesso al porto internazionale di Ancona; se succedono incidenti gravi, sarebbe la paralisi ed una responsabilità che va assolutamente evitata.
Con le costruzioni di nuovi capannoni da parte di diversi cantieri minori, vengono meno spazi interni agli stessi anche di sosta e contestualmente con gli addetti alle costruzioni e con la crescita, auspicata delle commesse di lavoro, che richiedono un maggior numero di lavoratori, necessitano ulteriori parcheggi per i lavoratori stessi che devono recarsi sui plessi di lavoro.
Una crescita quella della cantieristica che è opportuno continuare a promuovere, che però deve essere accompagnata con soluzioni per ampliare la quantità di parcheggi che già era insufficiente prima. Crescita che vede anche una maggiore presenza di attività di logistica indirizzata all’internazionalizzazione necessaria per le attività portuali.
Ora invece ci sono file interminabili di vetture parcheggiate su ambi i lati sia nella strada interna della Via Mattei, dedicata alle imprese insediate in detta zona, ma anche sugli spazi prima riservati ai TIR nella zona antistante la mensa Zipa, anche nel parcheggio veloce sulla Via Mattei che collega il porto al By pass, compresa l’area sotto lo stesso by pass, zone queste dedicate all’autotrasporto di merci, che per accedere al carico e scarico dei contenitori devono fermare i loro veicoli per consegnare o ritirare i documenti.
Una situazione che rischia di diventare esplosiva; per queste ragioni Confartigianato aveva chiesto a novembre l’intervento del Comune e dell’Autorità Portuale, svolgendo un sopralluogo con lo stesso Assessore al Traffico Stefano Foresi, resosi subito disponibile a comprendere le difficoltà di quanti nel porto e nella Zipa lavorano, ma purtroppo ad oggi gli interventi non si sono visti.
Ora Confartigianato anche in considerazione della continua crescita delle attività portuali chiede che venga costituito un tavolo di confronto che coinvolga il Comune di Ancona, l’Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto affinchè si faccia una nuovo piano della viabilità dato che quello attuale è stato pensato diversi decine di anni addietro quando la cantieristica minore era scarsamente presente e quando il porto aveva traffici molto più ridotti. Oggi siamo in un “altro mondo” e quindi va ridisegnata sia la viabilità (pensando anche alla nuova uscita a nord dal porto) che il piano parcheggi, ma va individuata anche una area confacente alle esigenze degli autotrasportatori che possono trovare altre ubicazioni, spostando uffici e la sosta dei veicoli industriali da Via Mattei ad un’area prossima ai varchi doganali cosi da facilitare il lavoro di tutti. Via Mattei cosi come è oggi con il carico di traffico non è più adeguata alle esigenze dei lavoratori e delle imprese. Confartigianato Trasporti chiede quindi un intervento delle Autorità ed Istituzioni e dei proprietari dei cantieri navali minori, affinché si individuino soluzioni appropriate che non penalizzi nessuno ma che nello stesso tempo permetta anche alle imprese di autotrasporto, che lavorano quotidianamente per il porto, di svolgere i servizi in sicurezza e senza diventare involontariamente elemento di impedimento dello scorrimento del traffico da e per il porto.