ANCONA 14 LUG. Sono stati presentati oggi, durante la conferenza stampa organizzata dal Consorzio Prosciutto di Carpegna DOP, i progetti futuri legati alla valorizzazione del “violino del Montefeltro e gioiello delle Marche”.
La seconda metà del 2017 vedrà infatti il Prosciutto di Carpegna DOP protagonista di un’evoluzione prevalentemente concentrata su tre aree: laproduzione si potenzia, i mercati distributivi si allargano, la cultura di questa DOP ufficializza la sua identità.
Come anticipato lo scorso anno ad Urbino dai rappresentanti del neo costituito Consorzio, l’ampliamento dello stabilimento è oggi una realtà; l’inaugurazione dei nuovi spazi è prevista infatti entro i prossimi mesi. Il potenziamento produttivo è ambizioso: si passerà da 1750 a 3000 prosciutti a settimana. L’allargamento produttivo coincide con una maggiore copertura dei mercati: l’export negli Usa, per cui si è ottenuto l’agreement nel 2016, diventerà effettivo a fine 2017 e quindi il Carpegna DOP, indiscussa eccellenza italiana, sbarcherà ufficialmente oltre oceano.
Ultima, non per importanza, l’identità stessa del Prosciutto di Carpegna DOPverrà formalizzata attraverso la pubblicazione del documento fondativo a firma del Consorzio che vedrà luce in concomitanza con la finalizzazione dell’allargamento produttivo.
Il progetto editoriale si propone di raccogliere la tradizione centenaria del prodotto, raccontandolo attraverso il suo territorio e le testimonianze delle persone che hanno contribuito, nel lontano e recente passato, alla sua esclusiva eccellenza.
Consorzio Prosciutto di Carpegna DOP
Il 27 Maggio del 2015 nasce il primo Consorzio di promozione, tutela e valorizzazione del Prosciutto di Carpegna DOP. L’accordo tra produttori, allevatori, macellatori e confezionatori, siglato in occasione di EXPO, ha recentemente ottenuto il riconosciuto ufficiale dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
Gli obiettivi del neonato Consorzio di filiera sono volti alla tutela, al controllo delle fasi di lavorazione, alla valorizzazione, in Italia e all’estero e al supporto di programmi di ricerca e sperimentazione tecnica a favore di questa rarità del Montefeltro.