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Reddito inclusione, 1340 famiglie nelle Marche

Sono attualmente 1.340, 2 ogni 1.000, le famiglie residenti nella Marche che beneficiano del reddito di inclusione sociale (REI). Le persone coinvolte sono 3.341, 22 ogni 10.000 residenti, e l’importo medio mensile del sostegno economico è di 256,74 euro (dati al 23 marzo scorso)

. E’ quanto è emerso durante la conferenza stampa organizzata questa mattina in Regione, a cui ha preso parte, tra gli altri, il presidente Luca Ceriscioli. Dal prossimo 1° luglio, grazie alle risorse aggiuntive previste nella legge di bilancio 2018, inoltre, il REI diventerà universale: verranno cioè meno i requisiti familiari e resteranno solo i requisiti economici.
“E’ uno strumento straordinario contro la povertà che in Italia e nella nostra Regione non c’è mai stato e per il quale sono stanziate risorse significative. Ancora non c’è una consapevolezza piena di questa possibilità, ovvero l’incontro bisogno/domanda non si è compiuto – ha detto Ceriscioli – . Fare richiesta è sempre possibile, le domande sono aperte e forse non è stata fatta abbastanza pubblicità per questo abbiamo voluto raccogliere, analizzare i dati e divulgare al massimo questa che è una delle più grandi innovazioni sociali, dopo che da 30 anni se ne parlava. Su una stima che vede 38mila famiglie marchigiane in povertà assoluta, le domande fino ad ora pervenute, sono meno di quanto ci si potesse aspettare. Il Rei si basa non solo sul contributo erogato dall’Inps, ma anche su una proposta progettuale calibrata sulle singole persone richiedenti il beneficio. E’ importante per l’Italia e per le Marche che anche il prossimo Governo continui su questa strada”. Centri per l’impiego, Ambiti sociali, servizi sociali comunali, curano la presa in carico dei beneficiari, in modo da permettere loro una prospettiva duratura di fuoriuscita dalle difficoltà. Nelle Marche sono attivati 226 punti REI, dove reperire informazioni ed essere assistiti nella presentazione della domanda.
Il Reddito di inclusione (REI) è una misura di contrasto alla povertà condizionata alla valutazione della condizione economica, attiva dal 1° gennaio 2018 e introdotta dal Decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 “Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà”. Complessivamente per questa nuova misura, per il 2018, lo Stato ha stanziato 1,8 miliardi di euro. Il 15 per cento di questo stanziamento dovrà essere utilizzato per i servizi di orientamento al lavoro che affiancano il contributo (5,6 i milioni di euro a ciò destinati nelle Marche per il 2018, a cui si aggiungono, per i prossimi due anni e mezzo, oltre 20 milioni tra fondi Fesr e altre linee di finanziamento).
Il REI è costituito da: un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI), un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del Comune di residenza, finalizzato al superamento della condizione di povertà. E’ attualmente rivolto a nuclei familiari, anche monoparentali, che presentino i seguenti requisiti:
Requisiti di residenza e soggiorno
Il richiedente deve essere congiuntamente:
– cittadino dell’Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
– residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.
Requisiti familiari
Nel nucleo familiare deve essere presente almeno una delle seguenti condizioni:
– presenza di un minorenne;
– presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore;
– presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica).
– presenza di un componente che abbia compiuto 55 anni con specifici requisiti di disoccupazione.
Requisiti economici
Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di:
– un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro;
– un valore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE, ossia l’ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro;
– un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
– un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).
Altri requisiti
Per accedere al REI è inoltre necessario che ciascun componente del nucleo familiare:
– non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
– non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
– non possieda navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).
Il sostegno economico massimo previsto, da un minimo di 187 euro fino ad oltre 500 euro mensili, è diverso a seconda del numero di componenti del nucleo familiare e delle risorse di cui la famiglia dispone. In particolare, il valore del beneficio massimo mensile è ridotto dell’importo mensile degli eventuali trattamenti assistenziali percepiti dalla famiglia nel periodo di fruizione del REI, esclusi quelli non sottoposti alla prova dei mezzi, come ad esempio l’indennità di accompagnamento. Viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi eventualmente rinnovabile per ulteriori 12 mesi.
Condizione necessaria per accedere al beneficio è aver sottoscritto il Progetto personalizzato con i Servizi Sociali del Comune di residenza, in base al quale la famiglia è tenuta a svolgere determinate attività e impegni individuati dagli operatori sociali. Se l’analisi preliminare svolta dagli operatori sociali del Comune fa emergere che la condizione di povertà è esclusivamente dovuta alla mancanza di lavoro il Progetto Personalizzato è sostituito dal Patto di Servizio definito presso il competente Centro per l’Impiego. Per fruire del REI occorre avere una attestazione ISEE in corso di validità.