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Regione Marche, Dibattito sull’Autonomia dell’Autorità Portuale di Ancona

ANCONA 13 AGO.  Riprende l’attività dell’Assemblea legislativa delle Marche e ritornano al centro del dibattito temi scottanti e di attualità. Come il nodo relativo al mantenimento dell’Autorità portuale di Ancona, svincolata da ogni ipotetico accorpamento con quella di Ravenna. Martedì, infatti, all’ordine del giorno della prima seduta consiliare dopo la pausa estiva c’è anche l’interrogazione del consigliere regionale del Partito Democratico, Enzo Giancarli.

Un documento, quello proposto dall’esponente democrat, che mira a conoscere come la Giunta regionale intenda riorientare la propria azione politica, legislativa ed istituzionale a garanzia dell’autonomia dell’Autorità portuale dorica, considerato il ruolo riconosciuto alle Regioni e alle autonomie locali dall’emendamento approvato in Parlamento lo scorso 15 luglio, in relazione alla riforma delle Autorità Portuali e al sistema di governance delle stesse.

Sono soddisfatto dell’attenzione e della puntualità con cui la Regione Marche si è approcciata al Piano strategico nazionale della portualità e della logistica – dice Giancarli –. Mantenere l’indipendenza dello scalo marittimo di Ancona è l’unica soluzione in linea con il percorso di apertura alla Macroregione già avviato e la sola che può garantire quell’autonomia decisionale che permetta di mettere in campo azioni su misura delle nostre peculiarità regionali, che sono diverse da quelle di Ravenna e dell’Emilia Romagna“.

L’iniziativa del consigliere regionale si inserisce in un percorso di ampio interessamento al tema della portualità da parte del Gruppo consiliare PD, che, attraverso il proprio Presidente, Gianluca Busilacchi, dopo aver consultato nel dettaglio i documenti ufficiali pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, aveva già presentato un’interrogazione sul tema, per conoscere dettagli e sviluppi della vicenda, anche in relazione all’incontro avuto dal Presidente della Regione con il ministro Graziano Delrio.

Lo stesso Busilacchi, lo scorso 24 luglio, ha incontrato a Roma Alberto Pagani, il parlamentare PD ravennate firmatario insieme ad Emanuele Lodolini e ad altri dell’emendamento che ha modificato la disciplina concernente le Autorità portuali, aggiungendo la dicitura “nel rispetto dei poteri conferiti allo Stato, alle Regioni e agli Enti Locali”, con particolare riferimento al numero, all’individuazione delle Autorità di sistema e alla governance. Un incontro che ha confermato la reciproca volontà di collaborazione tra i rappresentanti istituzionali del Pd di riferimento per Ancona e per Ravenna, in relazione al mantenimento delle due Autorità portuali, ognuna con la propria storia, ognuna con le proprie peculiarità.