Home Cronaca Cronaca Ancona

Rifiuti dispersi in acqua, arrivano i nuovi Seabin

 

Sono stati installati oggi ad Ancona presso il porto turistico La Marina Dorica e a Senigallia nell’Ecoporto Gestiport, i dispositivi Seabin per la raccolta della plastica e dei rifiuti presenti in acqua. L’installazione dei Seabin è avvenuta grazie al supporto di Whirlpool EMEA che, da sempre in prima linea nella promozione dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, affianca LifeGate nell’implementazione del progetto LifeGate PlasticLess® finalizzato a tutelare la salute del mare attraverso l’eliminazione dei rifiuti plastici nelle acque dei porti e dei circoli nautici.

 

“Siamo orgogliosi di continuare a supportare il progetto LifeGate Plasticless® e di aver installato i Seabin in tutta Italia. Questa iniziativa si inserisce in pieno nella nostra strategia di sostenibilità e nell’impegno di Whirlpool in ambito economia circolare – ha dichiarato Karim Bruneo, Corporate Responsibility and Government Relations Manager, EMEA – Le nostre politiche e iniziative non guardano solo all’innovazione di prodotto e di processo ma anche ad un coinvolgimento della cittadinanza e delle comunità in cui operiamo. Tra i progetti di cui andiamo fieri, vi è l’adesione alla campagna promossa della Commissione Europea attraverso cui, entro il 2025, utilizzeremo più di 44.000 tonnellate di plastica riciclata al 100% nei componenti dei nostri elettrodomestici”.

 

I Seabin installati da LifeGate in collaborazione con il partner tecnico Poralu Marine, produttore dei Seabin del progetto LifeGate PlasticLess®, nel Marina dei Cesari a Fano, nel Circolo Nautico Sambenedettese a San Benedetto del Tronto, nella Marina Dorica ad Ancona e nell’Ecoporto Gestiport a Senigallia si presentano come veri e propri cestini inseriti in acqua che, in funzione 24 ore su 24, sono in grado di catturare circa 1,5 kg di plastica al giorno, pari al peso di 100 bottigliette, ovvero oltre 500 kg di rifiuti all’anno, comprese le microplastiche da 2 a 5 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm che, attaccandosi alle alghe ingerite dai pesci, entrano direttamente nella catena alimentare.

 

A testimonianza della grande quantità di rifiuti che i dispositivi raccolgono quotidianamente, basti pensare che, solo nelle acque del Circolo Nautico Sambenedettese a San Benedetto del Tronto e in quelle del Marina dei Cesari a Fano, i Seabin installati lo scorso settembre hanno contribuito alla raccolta di oltre 400 kg di detriti galleggianti, pari al peso di 26.000 bottigliette di plastica da 500ml, oltre a cannucce e tappi di bottiglia, mozziconi di sigaretta, pezzi di polistirolo, incarti alimentari (es. confezioni merendine) e reti utilizzate per l’allevamento di mitili.

 

Una volta raccolti i detriti, il ritiro e lo smaltimento è affidato alle aziende selezionate dal Comune per la raccolta dei rifiuti. Proprio il coinvolgimento delle istituzioni locali, come il Comune di Ancona, nel progetto sta generando importanti risultati in termini di sensibilizzazione della cittadinanza e delle Pubbliche Amministrazioni, anche nell’ottica di migliorare l’impegno nella riduzione della plastica secondo il “Plastic Free Challenge” lanciato dal Ministero dell’Ambiente. La competizione, sul modello della Ice Bucket Challenge, vuole infatti sensibilizzare il maggior numero di cittadini, imprese e istituzioni all’eliminazione della plastica usa e getta.

 

“Da quando siamo nati, ovvero dal 2003, siamo stati tra i primi porti turistici a dotarsi dell’impianto di aspirazione delle acque nere e delle acque di sentina delle barche. Abbiamo realizzato l’isola ecologica con i contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti quando ancora non era di “moda”. Abbiamo studiato un impianto di energia solare alternativo per tutto il Marina – ha dichiarato Maura Garofoli, Responsabile Marketing e Comunicazione del Marina dei Cesari – In questi ultimi anni insieme alla rete Mpn Marinas, di cui facciamo parte, abbiamo aderito al progetto europeo Clean Sea Life e intensificato il nostro impegno nella difesa del mare, allargando l’opera di sensibilizzazione alla città, alle scuole, all’amministrazione comunale che è molto sensibile e collaborativa. Abbiamo coinvolto altri attori che come noi vivono sul mare e grazie al mare come gli stabilimenti balneari, le associazioni di pescatori, i circoli nautici. Abbiamo organizzato uscite in mare con barche a vela e a motore dove l’obiettivo non era arrivare primi al traguardo ma raccogliere i rifiuti galleggianti, gare di pesca con la raccolta di ami e lenze, periodiche pulizie della spiaggia, abbiamo organizzato momenti di confronto per ribadire il concetto che siamo tutti responsabili del degrado, dei rifiuti galleggianti e che tutti noi possiamo provocare un cambiamento virtuoso seguendo poche semplici regole. A settembre 2018, abbiamo rilasciato in mare la tartaruga Tom spiaggiata a Fano e curata dagli amici della Fondazione Cetacea di Riccione. Anche questo è stato un forte momento di sensibilizzazione per ribadire che siamo noi con le nostre azioni a danneggiare il mare e i suoi abitanti: no alla plastica, no ai mozziconi buttati ovunque, no alle cannucce per le bibite, no ai palloncini che finiscono in mare e soffocano i suoi abitanti, no alle reti abbandonate. No alla colpevole disattenzione che ci porta a non considerare le conseguenze di quello che facciamo. Siamo quindi molto contenti di avere il dispositivo Seabin nel nostro porto e di collaborare con grandi nomi come Whirpool e LifeGate che hanno nel loro DNA il nostro stesso impegno per la difesa dell’ambiente. Ci auguriamo che grazie a questo impegno comune, nel nostro porto come nel grande mare galleggino sempre meno plastiche, reti, bottiglie e sempre più solo penne di gabbiano e ramoscelli portati dal vento.”

 

“Dopo aver iniziato la collaborazione con LifeGate PlasticLess® grazie a Whirlpool ottenendo in dotazione il dispositivo Seabin, abbiamo deciso di incentivare la partecipazione dei nostri cittadini e dei turisti nell’impegno volto a pulire i mari dalla plastica promuovendo alcune giornate di pulizia delle scogliere e del Circolo – ha dichiarato Angelo Crescenzi, Consigliere Circolo Nautico Sambenedettese – Inoltre abbiamo scelto di supportare l’azione del Seabin, iniziando a raccogliere manualmente i rifiuti più voluminosi, lasciando a Seabin i detriti galleggianti più piccoli e soprattutto le microplastiche. Purtroppo nel nostro porto, si accumulano soprattutto pezzi di polistirolo, sacchetti e bottiglie di plastica, filamenti di plastica, segatura e reti di allevamento dei mitili. Siamo molto contenti dei risultati ottenuti finora grazie al Seabin: ogni giorno lo svuotiamo pesando e osservando i rifiuti raccolti, un’attività che ci sa molta soddisfazione perché sappiamo che ogni singolo rifiuto tolto dal mare rappresenta un’azione concreta per la sua tutela. Ma l’orgoglio sull’utilizzo di questo strumento è contagioso, infatti riscuote una crescente curiosità e attenzione di tanti soci e cittadini che vengono in visita per ammirare lo straordinario lavoro di questo strumento. Inoltre, da quando abbiamo iniziato la sensibilizzazione alla comunità locale, e messo in atto la raccolta manuale dei rifiuti di dimensioni maggiori, vediamo il nostro mare un po’ più pulito”.

 

“Il nostro Marina è un’eccellenza nella tutela del mare e più in generale dell’ambiente – ha dichiarato Leonardo Zuccaro, Direttore de La Marina Dorica – siamo infatti stati insigniti anche per quest’anno della Bandiera Blu e abbiamo conseguito la certificazione ambientale 14001. Inoltre, stiamo realizzando un impianto fotovoltaico per l’approvvigionamento con energia rinnovabile e abbiamo predisposto colonnine dotate di contabilizzatore per erogazione a pagamento di acqua ed elettricità per contenere i consumi. Vogliamo diffondere il nostro impegno, soprattutto quello di riduzione della plastica, incentivando il territorio a seguire il nostro esempio per questo organizziamo diversi eventi di educazione ambientale rivolti ai cittadini, coinvolgendo anche le istituzioni e associazioni locali. Realizziamo anche delle attività pedagogiche per le scuole primarie e secondarie anche promuovendo la creatività dei ragazzi che stimoliamo a un riuso artistico dei materiali plastici da riciclo e incentiviamo la diffusione di iniziative social legate alla plastica nei mari, per raggiungere un pubblico numeroso con l’auspicio di accrescere la consapevolezza verso questo problema. Un problema che stiamo affrontando anche grazie all’utilizzo del Seabin, di cui disponiamo grazie a Whirlpool e a LifeGate, e che sta funzionando molto bene, catturando ogni giorno una grandi quantità di plastica e microplastiche. Questi rifiuti di plastica, composti soprattutto da sacchetti e frammenti, arrivano principalmente dai fiumi con un afflusso maggiore in seguito alle piogge”.

 

“Gestiport è un Ecoporto, non solo per il nome ma anche per la grande attenzione all’ambiente, alla sostenibilità e al risparmio energetico che, da qualche anno, ci permette di fregiarci della Bandiera Blue FEE per i porti – ha dichiarato Marcello Mariani, AmministratoreGestiport. Utilizziamo energie rinnovabili grazie all’impianto fotovoltaico e un sistema di illuminazione a led. Abbiamo inoltre un impianto di raccolta e trattamento delle acque di sentina delle imbarcazioni, acqua calda per i bagni da termico-solare e una grande attenzione per la differenziazione dei rifiuti raccolti in porto. I rifiuti che purtroppo troviamo con più frequenza nelle acque costiere e portuali, oltre alle bottiglie e stoviglie monouso di plastica – che l’Amministrazione Comunale ha provveduto a bandire dal commercio già da questa estate – sono le calze di allevamento di mitili e molluschi, probabilmente provenienti anche dal bacino del Po. Infine, i frammenti di plastica, malgrado una corretta depurazione sono purtroppo presenti, rappresentando un fenomeno grave rilevato nelle nostre acque costiere. Riteniamo quindi che l’azione del Seabin, abbinata a quanto già stiamo facendo, sia un tassello importante in questa politica ambientale che si inserisce nel perimetro più ampio di una blu economy sostenibile”.

 

Il fenomeno dell’inquinamento marino, legato soprattutto ai venti e alle correnti, contribuisce a creare nei porti come Marina dei Cesari, Circolo Nautico SAmbenedettese, La Marina Dorica e Gestiport dei veri e propri punti di accumulo. Quando c’è maltempo e fenomeni quali le mareggiate, i porti si ritrovano a essere letteralmente invasi dai detriti e, data la frequenza sempre maggiore di tali fenomeni a causa dei cambiamenti climatici, l’utilizzo del Seabin diventa un alleato fondamentale per ripristinare velocemente la pulizia delle acque.

 

“Siamo davvero orgogliosi di collaborare con Whirlpool, azienda impegnata concretamente nella sostenibilità e nella riduzione della plastica – ha dichiarato Enea Roveda, Amministratore Delegato di LifeGate. Whirlpool ha scelto di aderire al nostro progetto LifeGate PlasticLess® coinvolgendo 13 porti italiani, da nord al sud del Paese, permettendoci di diffondere capillarmente la nostra sfida volta a pulire i mari dalla plastica. Crediamo quindi che grazie a Whirlpool potremo ottenere importanti benefici ambientali e promuovere insieme sempre più consapevolezza verso i cittadini che possono essere parte attiva del cambiamento per un futuro “PlasticLess”.

 

Il progetto, che a oggi è focalizzato sull’Italia, dove sono coinvolti 13 tra porti e circoli nautici, arriverà nei prossimi mesi anche nel Regno Unito e in Francia, dove si prevede l’installazione di ulteriori cestini mangia rifiuti.