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Riforma diritto allo studio universitario, nota dei sindacati su Ersu

sciopero

ANCONA 26 SET. Dopo l’audizione dei giorni scorsi, le segreterie Cgil, Cisl, Uil Marche hanno inviato oggi un documento alla I commissione consiliare e alla giunta regionale per evidenziare le proposte dei sindacati sulla riforma del diritto allo studio universitario. Anzitutto, il diritto allo studio deve rappresentare una centralità nelle politiche pubbliche, a partire da quelle regionali, ancor più in una fase in cui cresce il disagio economico e sociale.

Si ritiene necessario una riforma che abbia come obiettivo la salvaguardia e la qualificazione dei servizi oggi erogati, che finalizzi sempre meglio le risorse umane e finanziarie. E’ necessario garantire, inoltre, un sistema di partecipazione che, nella distinzione dei ruoli, coinvolga tutte le componenti (studenti, Regione, Comuni, Università, altri enti formativi, organizzazioni sindacali) sia a livello regionale sia di ogni singola realtà territoriale. I tavoli di concertazione non dovranno avere solo una funzione consultiva ma anche di proposta, di monitoraggio e di verifica. La costituzione di un Ersu unico regionale rappresenta un’ipotesi percorribile ma da approfondire.

In assenza di scelte nazionali che modifichino l’attuale quadro delle funzioni previste, è opportuno mantenere una gestione diretta dei servizi da parte dell’Ersu unico. Tale struttura dovrà avere una direzione e alcuni servizi unificati mantenendo però a livello decentrato adeguati presidi organizzativi. Sarà necessario prevedere adeguate tutele per il personale. La struttura delle relazioni sindacali del nuovo ente dovrà essere tale da garantire la massima partecipazione delle Rsu e dei lavoratori alle scelte.

E’ fondamentale prevedere il mantenimento della gestione diretta della parte più rilevante dei servizi erogati dall’Ersu unico, scongiurando l’ipotesi del blocco del turn over. E’ necessario, comunque, inserire principi e clausole sociali a favore dei lavoratori per le attività gestite in appalto. L’organo di gestione dell’Ersu unico, pur rimanendo di dimensioni contenute. dovrà essere adeguatamente rappresentativo della Regione, delle realtà territoriali/università, degli studenti.

Le successive iniziative sindacali saranno commisurate alle risposte che, nel frattempo, emergeranno.