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Seminario Educazione Interculturale, Regione Partner del Progetto

Regione Marche
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ANCONA 4 SET.  Insegnanti europei e italiani si incontreranno a Senigallia, il 4 e il 5 settembre, per scambiarsi le reciproche esperienze didattiche di educazione interculturale. L’obiettivo è portare dentro le classi il ragionamento su come, con la didattica, si comprenda il cambiamento del mondo, dando agli studenti una formazione critica e alternativa per consentire loro di costruire la società deldomani. L’occasione è rappresentata dal IX seminario internazionale di educazione interculturale “Andare oltre: per rigenerare la società. I nuovi curricoli della scuola” organizzata da CVM – Comunità Volontari nel Mondo, realizzato nell’ambito di un progetto europeo, riconosciuto dal ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, dall’Università degli Studi di Macerata e con il patrocinio della Regione Marche. L’iniziativa si terrà presso il SenBHotel e il Liceo scientifico E. Medi. È stata presentata oggi, in Regione, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato le assessore alla Cooperazione allo sviluppo, Manuela Bora e all’Istruzione, Loretta Bravi.

“Il 2015 è l’anno europeo della cooperazione internazionale; come marchigiana sono fiera che la Regione sia partner di questo progetto e sia il principale tra gli enti italiani per numero di progetti di educazione allo sviluppo finanziati da EuropaAid (Commissione europea)  – ha detto la Bora – Il principale elemento distintivo dell’identità marchigiana, nel settore della cooperazione, è la capacità di coinvolgimento e di valorizzazione dei soggetti pubblici e privati, con azioni di rete legate alla sperimentazione e all’innovazione”.

L’assessora Bravi ha parlato della necessità di “andare oltre l’educazione per rigenerare la società. La scuola è un luogo reale, di esperienza quotidiana, non ideologico. Vanno rivisitati i progetti educativi e occorre riscoprire le radici che hanno fatto dell’Europa, il vecchio continente,  il centro della storia. Abbiamo perduto la capacità di essere accoglienti, perché è prevalsa, purtroppo, la cultura dell’individualismo, della vulnerabilità, della paura dell’altro. Ridiamo alla persona la propria dignità, partendo dalla scuola che è il luogo della costruzione di contenuti e percorsi”.

Il tema del superamento della scuola come azienda legata alla produttività è stato il filo che ha unito i vari interventi. L’ispettrice dell’Ufficio scolastico regionale Rita Scocchera ha evidenziato come il seminario ci ricordi “il compito educativo della scuola, una funzione insostituibile dello Stato. Va superato un orizzonte pedagogico dominato dalle preoccupazioni contingenti”. Massimiliano Lepratti (coordinatore del CVM) ha evidenziato che il progetto ha portato “tante classi a ragionare su come, con la didattica, si comprenda il cambiamento del mondo”. Andreina Mircoli (dirigente scolastico di Monterubbiano e Petritoli) ha ribadito la necessità di disporre di una didattica che non sia solo trasmissione di contenuti che non hanno più riscontro con una realtà in cambiamento, ma flessibile e adeguata a portare innovazione nella società in costruzione.

A Senigallia saranno presenti i rappresentanti di 65 scuole di sei Paesi europei. Il Seminario prevede la presentazione del progetto europeo “Global Schools: Eyd 2015 to embed Global Learning in primary education”, di cui la Provincia autonoma di Trento è ente capofila e CVM è partner. Ha come finalità la revisione dei curricoli scolastici nella scuola primaria e la creazione, nei prossimi tre anni, di una rete di 152 scuole di 10 Paesi europei. Sono previsti dei laboratori in lingua inglese e in lingua italiana che affronteranno, in chiave interdisciplinare, tematiche quali la migrazione, la crisi economica, la globalizzazione, la convivenza tra diversi, la relazione tra bisogni e risorse e alcuni destinati alla scuola dell’Infanzia e Primaria, in una modalità ludica e in una dimensione artistico-creativa.