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Sicurezza stradale a Jesi targata Adoc Marche

Sicurezza Stradale
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ANCONA 1 MAG.  Anche gli adulti a lezione di educazione stradale, a scuola insieme ai loro figli. E’ quanto organizzato a Jesi dall’Adoc Marche nell’ambito del progetto “Tutti a bordo…in sicurezza” promosso dalla Regione Marche e realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale, grazie alla disponibilità dell’Istituto comprensivo Lorenzo Lotto. L’incontro, svoltosi questa mattina con i ragazzi delle classi terze della Scuola ”Savoia” e dei loro genitori, ha visto la partecipazione del Capitano Filippo Peroni della Polizia Municipale di Jesi e dei volontari della Croce Rossa Italiana. In particolare sono state evidenziate le problematiche relative ai rischi legati alla circolazione stradale ma anche alle responsabilità conseguenti a comportamenti scorretti sia nella guida, sia in operazioni di modifica dei mezzi. Come spesso accade, infatti, i ciclomotori vengono sottoposti a modifiche che ne alterano le caratteristiche, con effetti non soltanto dovuti alla violazione delle norme e quindi punibili con sanzioni, ma soprattutto con la conseguente mancata copertura assicurativa. Tra gli argomenti affrontati anche quello del primo soccorso. “Quella di oggi è una sperimentazione – sottolinea Marina Marozzi, presidente di Adoc Marche – che abbiamo voluto mettere in campo nell’ambito del nostro progetto tradizionalmente destinato ai ragazzi delle scuole superiori, per mettere a confronto sulle stesse problematiche genitori e figli. Penso che sia una modalità interessante per riflettere insieme su aspetti che generalmente non vengono presi nella dovuta considerazione, ma che possono determinare conseguenze rilevanti e anche molto spiacevoli per tutta la famiglia. Inoltre, abbiamo trovato importante comunicare ai ragazzi, ma anche agli stessi adulti, come chiamare il soccorso e come comportarsi in caso di incidente stradale. Non fare, a volte, è meglio, rispetto al rischio di sbagliare. L’esempio classico è quello del casco, che come ci hanno detto gli esperti del soccorso, non va assolutamente toccato.”