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Spacciatore di eroina arrestato in una grotta nell’anconetano

Polizia arresta spacciatore di eroina
Polizia arresta spacciatore di eroina

ANCONA 6 DIC.  Arrestato questa mattina dagli agenti della Squadra Volante uno spacciatore di eroina ad Ancona.

Il cittadino extracomunitario, originario del Pakistan, classe 1980, pluripregiudicato, irregolare sul territorio nazionale, si rifugiava in una vera e propria tana da dove usciva solo di notte per spacciare droga e per poi rinchiudersi con il bottino pronto per un’altra spedizione.

Come un animale notturno, scendeva in città avvicinava i clienti e poi… via, si dileguava tra la vegetazione del Cardeto e scompariva nel buio.

Le “Pantere” delle Volanti erano sulle sue tracce e alle prime luci dell’alba lo hanno “stanato”.

I poliziotti hanno battuto tutte le vie di fuga convinti che lo spacciatore restasse nascosto in città, sicuramente in qualche luogo lontano dal centro cittadino, in qualche anfratto nascosto alla vista.

Intuito giusto ed infallibile.

Infatti, gli agenti perlustravano tutte le zone più impervie e difficili da raggiungere con le auto e giungevano davanti ad un pertugio parzialmente nascosto da arbusti e piante rampicanti.

Senza fare rumore gli agenti si arrampicavano e poi scendevano fino alla grotta dove sorprendevano nel sonno l’uomo che aveva trasformato quella spelonca nel suo laboratorio dove nascondeva la droga, provvedeva a tagliarla per poi preparare con pazienza certosina tutte le dosi da immettere sul mercato.

Amaro risveglio per il cittadino pakistano che, aperti gli occhi, vedeva ad uno ad uno i volti dei poliziotti della Squadra Volante che, torce in mano, illuminavano a giorno l’antro.

Come un animale in trappola si metteva con le spalle alla roccia e non tentava nemmeno di fuggire considerato che gli agenti avevano circondato tutta la zona.

Vicino al materasso, tra stracci ed immondizia vi erano circa 5 grammi di cocaina purissima che tagliata avrebbe fruttato allo spacciatore grandi guadagni e poi un bilancino di precisione, due paia di forbici, buste di plastica tagliuzzate, dischetti in cellophane e contenitori in plastica gialla che si trovano all’interno dei famosi ovetti in cioccolato, contenenti sorpresine per bambini, ma per lui un “porta droga” facile da trasportare e nascondere addosso.

Sotto al cuscino vi erano 140 euro in banconote da 5, 10 e 20 euro e due documenti con dati anagrafici di persone che ne avevano denunciato il furto.

Accompagnato presso gli Uffici della Questura veniva sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici che ne confermavano e le generalità e facevano emergere i numerosi precedenti penali per reati in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio.

Dopo le formalità di rito veniva tratto in arresto.