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Sviluppo Area Picena, Urbinati (PD) “Dare Aria a Nuove Imprese”

Ascoli, Piazza del Comune
Ascoli, Piazza del Comune

ASCOLI PICENO 19 NOV.  “In un periodo di crisi, prevedere misure di agevolazione al finanziamento e di detassazione è fondamentale e significa dare ossigeno alle imprese, specialmente a quelle nuove e lavorare per il rilancio del territorio”. Lo sostiene con convinzione il Vice Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, in linea con la posizione del Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, che ha annunciato l’esenzione dalle imposte locali per le nuove imprese che investono sul territorio, in riferimento ai primi tre anni di attività, come già stanno facendo vari enti locali.

Misure – prosegue Urbinati – che assumono ancora più forza se ricordiamo che anche la Legge di Stabilità varata dal Governo Renzi contiene provvedimenti orientati proprio allo sviluppo delle imprese e, in particolare, di quelle nuove, come il ‘super-ammortamento’ al 140% per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi. Queste forme di sostegno all’imprenditorialità non sono solo importanti e utili di per sé, ma rappresentano anche – spiega il consigliere regionale – una forma di vicinanza alle imprese, indispensabile per rafforzare la loro competitività, sia sul mercato interno che internazionale, specie in un momento come questo in cui sembra che, fortunatamente, il peggio ce lo siamo lasciati alle spalle.

Ulteriore leva di sviluppo per il Piceno – aggiunge Urbinati alla sua riflessione – è rappresentata dall’istituzione dell’Area di crisi complessa, a cui l’amministrazione regionale sta lavorando alacremente. Un provvedimento che, mi auguro, possa essere riconosciuto a breve dal Governo e, soprattutto, possa portare beneficio all’articolato sistema economico piceno, che va dalle importanti imprese dell’Ascolano, a quelle della Vallata del Tronto, a tutto il comprensorio collinare, fino alla costa a alla relativa cintura, dove la crisi non ha risparmiato importanti settori, come quello della cantieristica, della blue economy, dell’agroalimentare e della ‘catena del freddo’”.