ANCONA 5 APR. I pesanti tagli apportati dalla Regione al Bilancio per il 2015 rischiano di tradursi in un duro colpo anche per la tutela dei cittadini-consumatori marchigiani. E’ l’allarme lanciato dalle sette associazioni dei consumatori iscritte al Registro regionale – ACU, Adiconsum, ADOC, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori e MDC – che temono la cancellazione delle già esigue risorse che la Regione Marche mette a disposizione annualmente per garantire continuità e capillarità nell’assistenza ai consumatori sul territorio marchigiano.
“In una situazione di grave crisi, in cui continua ad aumentare il numero dei cittadini che ricorrono all’assistenza delle associazioni dei consumatori spesso a causa di un mercato che sempre con maggiore frequenza vede il cittadino in una posizione di debolezza, se non di assoluta impotenza – denunciano le sette associazioni – il taglio di risorse che, in base alla Legge Regionale n.14/2009 vengono concesse per l’organizzazione delle associazioni medesime, finalizzate alla informazione, assistenza, consulenza e formazione dei cittadini consumatori utenti,rappresenta una minaccia concreta alla sopravvivenza di un servizio che, diversamente, il sistema pubblico non eroga e non riuscirebbe ad erogare. E’ per tale motivo che, in considerazione della situazione di forte disagio sociale in cui versa anche molta parte della popolazione marchigiana, chiediamo al Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e alla Giunta regionale – concludono – l’impegno di inserire nel Bilancio 2015 quelle risorse economiche che consentirebbero, almeno, di non rendere vano tutto il lavoro che, negli ultimi 10 anni, ha permesso di creare una rete vera ed efficace di assistenza al cittadino-consumatore.”
Già nelle scorse settimane tali preoccupazioni erano state espresse in una lettera inviata il 24 gennaio al Presidente Spacca, chiedendo di inserire risorse nel capitolo destinato alla tutela dei consumatori.
